Mendrisiotto

Valcambi rimanda le accuse ai mittenti

La raffineria di Balerna contesta le informazioni veicolate da Swissaid e i media e ribadisce di rispettare requisiti e normative

‘Soddisfatto il dovere di diligenza’
(Ti-Press)
8 settembre 2023
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La ditta Valcambi rimanda le accuse al mittente. In una nota l'azienda leader mondiale nella raffinazione di metalli preziosi sul mercato da oltre 60 anni contesta le affermazioni diffusi dalla Ong Swissaid e rilanciate, nei giorni scorsi, da Nzz e Rts. In buona sostanza la società tiene a precisare che "l'Amministrazione doganale non ha ‘rimproverato’ Valcambi in alcun modo". E allo stesso tempo taccia come falsa la dichiarazione che avrebbe continuato a mantenere rapporti commerciali con la società Kaloti anche dopo il 2019. Di conseguenza Valcambi si dice "obbligata a intraprendere un'azione legale anche contro queste accuse infondate".

Michael Mesaric, Ceo della azienda che ha sede a Balerna, si dice «scioccato di come dei media svizzeri seri abbiano potuto far circolare tali calunnie senza averle prima verificate. Abbiamo rispettato e continuiamo a rispettare tutti i requisiti e le normative e non ci siamo resi colpevoli di nulla». In effetti si rende attenti, "in un rapporto di revisione confidenziale divulgato da Swissaid a media selezionati, l'Amministrazione federale delle dogane riconosce invece a Valcambi: ‘In conclusione, confermiamo che i chiarimenti da voi effettuati in merito ai casi aziendali sottoposti a revisione soddisfano il dovere di diligenza imposto dalla legge in base allo stato attuale delle cose.» E ancora: «Vorremmo cogliere l'occasione per ringraziarvi della vostra collaborazione. Ci è stata concessa una visione completa e trasparente di documenti aziendali sensibili’".

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