Mendrisiotto

Erano arrivati in Ticino per trafficare cocaina, saranno espulsi

Due fratelli sono stati condannati per infrazione alla legge sugli stupefacenti. Erano giunti nel nostro cantone su richiesta di una terza persona

Giunti in Ticino solo per delinquere
(Ti-Press)
3 agosto 2023
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Una persona, rimasta non identificata, gli aveva promesso un compenso di 1'500 franchi per venire in Ticino e trasportare della cocaina a terzi. È questa in sintesi la vicenda di cui si sono resi protagonisti i due fratelli, cittadini albanesi di 40 e 42 anni, processati quest'oggi, giovedì, di fronte alla Corte delle Assise correzionali di Mendrisio (in Lugano). I due fratelli sono stati processati separatamente, in due dibattimenti consecutivi, svoltisi entrambi con la formula del rito abbreviato. In ambo i casi la Corte era presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti, mentre l'accusa era rappresentata dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier. Il 40enne è stato difeso d'ufficio dall'avvocato Stefano Pizzola, mentre il 42enne dall'avvocata Ioana Mauger. Per i due fratelli è stata disposta l'espulsione dalla Svizzera per un periodo di sette anni, oltre a pene detentive di 15 e 12 mesi, rispettivamente per il 42enne e per il 40enne, sospese per due anni. Pene diverse in quanto il fratello maggiore, oltre che per le infrazioni alla Legge federale sugli stupefacenti, è stato anche condannato per guida in stato di inettitudine.

I due, entrambi residenti in Albania, erano arrivati in Ticino nel mese di gennaio. Il 31 dello stesso mese, agendo in correità tra loro, erano entrati in possesso a Stabio di circa 80 grammi di cocaina, pura all'80 per cento, che doveva essere consegnata il giorno successivo a Paradiso, a delle persone rimaste ignote. Nella loro breve permanenza, i fratelli hanno anche consumato diversi grammi della sostanza, contravvenendo quindi alla Legge federale sugli stupefacenti. Entrambi si trovavano in prigione dal primo febbraio, e l'esecuzione anticipata della pena era scattata nel mese di marzo.