Gli interventi per risolvere la fuoriuscita di cloro sono durati più di quattro mesi, ma ora la stagione estiva e i Campionati di nuoto sono salvi
Seicentomila franchi. È questo il costo complessivo dell’intervento alle piscine di Chiasso. I lavori si erano resi necessari a causa di una fuga di cloro, rilevata la scorsa estate in un pozzo di captazione a Vacallo. Una cifra non indifferente per quella che è stata una spesa straordinaria: «I lavori dovevano iniziare subito per garantire l’apertura dell’impianto durante la stagione estiva», ci dice Davide Lurati, capo del Dicastero sport e tempo libero. «Per oltre quattro mesi si è lavorato a capofitto per risanare tutte le vasche, è stata ristrutturata la stazione filtri, che è da dove veniva la perdita, e sono state rimesse a nuovo le condotte di adduzione e di ritorno. Inoltre, in vista dei campionati di nuoto, abbiamo aggiunto una nuova illuminazione per la vasca olimpionica».
A gravare sulle spalle della Città sono circa 420mila franchi, in quanto il 30% del costo dell’intervento viene coperto dal fondo svizzero Sport-toto, indica il capodicastero. Si chiederà un aiuto anche ai Comuni della regione? «Stiamo cercando di capire se Vacallo ci possa dare una mano. Magari chiederemo anche ai Comuni limitrofi». I lavori, comunque, al momento attuale non dovrebbero incidere sulla tariffa d’entrata, afferma Lurati, e nemmeno sulla convenzione stipulata con i Comuni della zona. Convenzione nella quale «non sono previsti degli aiuti per spese straordinarie». E l’Ente regionale dello sport del Mendrisiotto e Basso Ceresio, di cui Lurati è presidente, è stato coinvolto? «Sì, ma nella misura in cui è sempre stato al corrente di tutto lo svolgimento dei lavori, ma non è un ente di distribuzione di fondi, ha altri obiettivi».
I lavori, partiti a dicembre, sono terminati questo mese: «Un paio di settimane fa sono stati eseguiti tutti i collaudi», precisa Lurati. «È stato un lavoro tecnicamente complicato, ma è andato tutto bene». Per determinare la durata degli interventi era stata fatta una perizia professionale durata circa tre settimane ed era stato poi deciso di partire con i lavori, chiudendo le piscine per la stagione invernale. Una decisione che ha sì salvato l’apertura estiva, ma che ha comunque creato disagi sia agli atleti che si allenano abitualmente nella struttura sia per tutti gli altri utenti. «Questa esperienza ha mostrato ancora una volta che il Mendrisiotto ha bisogno di una piscina coperta di queste dimensioni».
Al centro della preoccupazione del Municipio c’era anche lo svolgimento del Campionato svizzero giovanile di nuoto che si terrà a Chiasso dal 20 al 23 luglio. Un evento che sta impegnando da parecchio tempo il comitato della Società nuoto Chiasso e quello del Campionato: «Sono due anni che stanno lavorando per portare questo evento di rilievo nella nostra Città e a favore di tutto il distretto», evidenzia Lurati. «Si parla di 600 atleti, più di 60 squadre, 150 allenatori… Questo è chiaramente un importante indotto per il Mendrisiotto. Infatti durante quei giorni gli alberghi saranno pieni. Inoltre i familiari degli sportivi che non riescono a raggiungere le finali, come pure gli atleti stessi, già durante i campionati di dieci anni fa chiedevano cosa ci fosse di interessante da visitare nel Mendrisiotto. Quindi è un’ottima occasione anche a livello turistico».