Il libro, della scrittrice locarnese Fausta Pezzoli-Vedova, parla del sofferto trascorso dopo la diagnosi di demenza
Sarà presentato alla Filanda di Mendrisio lunedì 13 marzo (ore 14-16) il recente libro della locarnese Fausta Pezzoli-Vedova, "Il Filo Spezzato: Un viaggio dentro la malattia" (Dadò Editore). Testimonia del sopraggiungere improvviso del male, culminato da una diagnosi che incute timore: grave demenza vascolare dovuta a progressive ischemie cerebrali. Degli anni di cura del marito a casa e poi in Istituto. Passando attraverso il disorientamento iniziale nel quale non ci si riconosce più, percorrendo le varie fasi e gradi della malattia, sino all’evento finale: la dipartita da questo mondo, avvenuta durante il lockdown pandemico, senza la possibilità di un ultimo addio. È la riflessione sull’essere familiare curante, sui suoi dubbi, le sue fragilità, la sua solitudine. Ma anche sulla forza e la positività che forse si crede di non avere, eppure ti sono vicine lungo tutto il cammino. Sono pagine «della memoria dei giorni faticosi», così li definisce Graziano Martignoni, che ne cura la prefazione, nel "Dire sì alla vita nella Morte". L’evento è promosso dal Movimento AvaEva nell’ambito del ciclo d’incontri con scrittrici legate al Ticino.