Mendrisiotto

‘Far ridere il pubblico è sempre nel nostro Dna’

La compagnia Ginestri Tabacch e Üga di Genestrerio torna in scena con una nuova commedia dialettale. Ne parliamo con il regista Riccardo Spirli

La Gtu sul palco
20 febbraio 2023
|

Li abbiamo lasciati su una nave, li ritroviamo in una sartoria. Sono passati gli anni della pandemia e delle restrizioni, qualche attore è cambiato, ma lo spirito della compagnia Ginestri Tabacch e Üga (Gtu) di Genestrerio è sempre quello: fare divertire e coinvolgere il pubblico con una commedia dialettale. ‘La tusa dala mamm, dal murus!’ verrà presentata venerdì 10, sabato 11 (alle 20.30) e domenica 12 marzo (alle 16) al Plaza di Mendrisio. La commedia in due atti, scritta e diretta da Riccardo Spirli, è ambientata in un atelier sartoriale di alta moda diretto da Pierina Sognamazza (alter ego del regista). Ma è la passione per il teatro a far fantasticare la protagonista e il resto della compagnia che si immaginano in tournée in giro per il mondo. Un sogno che deve essere alimentato da cospicue entrate finanziarie. Qui entra in scena un fantomatico impresario del Lac che si invaghisce di una ballerina. In un gioco di equivoci, rimandi e colpi di scena a ripetizione, il pubblico avrà un ruolo importante per la definizione del finale. E qui ci fermiamo con la descrizione della trama. «Sarà una commedia veloce e interessante – spiega Riccardo Spirli –. Un lavoro che fa capire che la voglia di fare spettacolo e far ridere la gente continua a essere nel nostro Dna».

Due nuovi attori in scena

La voglia di tornare sul palco è tanta e, prova dopo prova, «inizia a subentrare quel panico da scena». Ma la Gtu non dimentica le difficoltà degli ultimi tre anni. «All’inizio della pandemia avevamo tante richieste per ‘Un alieno in mezz al mar’ – ricorda il regista –, ma tutto quello che era stato pianificato ha dovuto essere cancellato». A questo si sono aggiunte due defezioni importanti. «Già alla fine della preparazione di quella commedia, Samuele Cavadini (il sindaco di Mendrisio) e Giorgio Piccioli ci hanno comunicato la loro volontà di prendersi una pausa». Ma la Martina e il Tony – ovvero i loro personaggi – saranno comunque ospiti speciali sul palco. «Hanno una parte dove si collegano via telefono, sarà un cammeo dove si sentiranno le loro voci. Impegni permettendo, potrebbero esserci anche delle sorprese...». La ricerca di due nuovi attori «non è stata facile, ma abbiamo trovato due ragazzi, uno era con noi già nell’ultima commedia, che ci stanno mettendo molto impegno anche se per loro è un po’ complicato perché le mie commedie non sono così semplici da interpretare».

Un testo scritto... due volte

Quando è nata la nuova commedia? «L’ho scritta due volte – ammette Spirli –. La stesura del 2018 è proprio un’altra commedia, perché avevo la certezza di avere sia la Martina che il Tony e ho quindi scritto una commedia con loro e con delle dinamiche legate alle caratteristiche dei loro personaggi». Dopo le loro partenze «ho dovuto modificarla perché non volevo creare il doppione di questi personaggi: Martina e Tony sono e rimangono loro. Creando quelli che saranno i personaggi interpretati da Marco Maggiorini e Michele Molinari, la commedia così com’era non stava in piedi per cui a inizio pandemia l’ho scritta, sperando si potesse tornare a recitare il prima possibile». Il traguardo è ormai vicino: nei prossimo giorni al Plaza verrà montata la scenografia e le prove da Genestrerio, si sposteranno a Mendrisio (per informazioni sulla prevendita consultare www.teatrogtu.ch o www.mendrisiocinema.ch. «Non possiamo che ringraziare Luca Morandini: a livello di Mendrisiotto è difficile trovare persone che ti mettono a disposizione una sala». Come anticipato, nella commedia «ci sono parti che coinvolgeranno il pubblico – spiega ancora il regista –. Verrà insegnato un balletto e tutti dovranno ballare: già noi attori stiamo dando il meglio durante le prove». E per gli spettatori ci sarà un altro regalo. «Come sempre a Mendrisio, che per noi è casa, alla fine di ogni spettacolo offriremo un piatto di pasta: a noi piace stare vicini alle persone che hanno pagato un biglietto e offrire loro qualcosa di più oltre allo spettacolo».

Qualcosa è cambiato

Dopo Mendrisio ci saranno altre date? «Ci hanno chiamato i nostri amici di San Bernardino e abbiamo altre due richieste nelle Valli – risponde Spirli –. Avere la possibilità di andare in scena al Plaza permette sicuramente di organizzare ulteriori repliche. Ma per poterlo fare serve il pubblico: so che ci sono tante persone che preferiscono aspettare l’ultimo momento per comprare il biglietto perché una certa situazione di paura è rimasta. Le persone vogliono uscire e hanno voglia di divertirsi, però è un altro ambiente: c’è piùi attenzione, che è giusto e ci mancherebbe, ma questa situazione probabilmente si ribalterà e lo vediamo quando dobbiamo vendere i biglietti».

Uno sguardo al futuro

In attesa di salire sul palco, la penna e la creatività di Riccardo Spirli sono sempre attive. «Ho già messo su carta l’idea della prossima commedia, che avrà ancora più interazione col pubblico e che svilupperò in base a quanto mi verrà in mente prendendo spunto da varie situazioni. Un fatto oggi non evidente perché, come sappiamo tutti, siamo in un periodo difficile». Il sogno nel cassetto resta quello di «poter presentare i nostri lavori all’aperto, anche se ci sono fattori logistico-finanziari importanti – conclude il regista –. In passato lo abbiamo fatto a Rancate e a Coldrerio: poter recitare con le persone sedute in piazza è un esercizio molto interessante».