A pronunciarsi così è stata la Seco, che ha riscontrato lacune nel sistema di controllo delle ore lavorative del personale nel periodo pandemico
Lastminute.com dovrà restituire per intero le indennità per lavoro ridotto ricevute durante il periodo pandemico. Per il Gruppo, leader delle vacanze online con base operativa a Chiasso, significa sborsare in totale quasi 29 milioni di franchi. Questo il verdetto calato venerdì dalla Seco, la Segreteria di Stato dell’economia, ultimata la procedura amministrativa aperta sul caso al centro dal luglio scorso di una inchiesta penale della Procura ticinese. La conferma giunge dalla stessa società, che, alla luce di verifiche interne, ha deciso di accantonare a bilancio per il terzo trimestre dell’anno – e a titolo cautelativo – 34 milioni di euro in previsione proprio di possibili richieste di risarcimento.
Come già accaduto in altri casi analoghi, a motivare il provvedimento della Seco sono state le lacune riscontrate nel sistema di monitoraggio delle ore lavorate utilizzato nelle tre filiali locali di lastminute.com. In buona sostanza la mancanza di controlli rigorosi fa cadere i requisiti di legge necessari per avere accesso alle misure Covid, dunque alle agevolazioni concesse per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
A questo punto il Gruppo, si fa sapere, valuterà i termini della decisione della Seco e si pronuncerà sul da farsi.