Il Municipio propone di passare dall’86 all’84%. Percentuale che porterebbe a un disavanzo d’esercizio che però ‘risulta ampiamente sopportabile’
Il moltiplicatore d’imposta di Morbio Inferiore passerà dall’86 all’84%. Questo quanto emerge dal preventivo 2023 presentato dal Municipio. Sarà il Consiglio comunale a dover approvare la misura nell’ambito dell’esame del preventivo, che per il 2023 stima un disavanzo d’esercizio pari a 738’000 franchi a fronte di un fabbisogno d’imposta valutato in 11,3 milioni di franchi (spese per 17,4 milioni e ricavi per 5,8) e di un gettito fiscale stimato in circa 10,6 milioni di franchi. Un fabbisogno in crescita pari al 2,2% rispetto al 2022.
L’esecutivo spiega le ragioni alla base della proposta: "Alla luce dei risultati positivi registrati ormai da diversi anni, tenuto conto anche delle sopravvenienze ancora da realizzare e del capitale proprio accumulato in questi anni, il Municipio ritiene che esista il margine per proporre una riduzione del moltiplicatore già a partire dal 2023". Questa percentuale proposta, porterebbe sì a un disavanzo d’esercizio ma "considerata la prudenza con la quale le diverse voci di preventivo sono state valutate e alla luce delle importanti riserve stimate sulle imposte degli anni precedenti, risulta ampiamente sopportabile".
Per quanto riguarda la variazione delle spese effettive, diminuite di circa 845’000 franchi rispetto al preventivo 2022, "è riconducibile allo stralcio delle spese riguardanti il servizio di approvvigionamento idrico per oltre un milione di franchi". La gestione idrica verrà affidata al nuovo Consorzio servizio idrico del Basso Mendrisiotto (Sibm), la cui entrata in funzione è prevista per il 1° gennaio 2023.
Andiamo più nel dettaglio. I costi del personale registrano una leggera contrazione, con un minor costo rispetto al preventivo di quest’anno di circa 22’000 franchi. Le spese per beni e servizi registrano, nel complesso, una diminuzione di oltre mezzo milione di franchi, che "corrisponde all’incirca alle voci stralciate riguardanti il servizio acqua potabile. Diminuiti anche gli ammortamenti, sempre per la cessione a Sibm dell’approvvigionamento idrico. Eliminati invece i costi delle voci introdotte precauzionalmente nel 2022 riguardanti la pandemia di Covid-19.
"La stima dell’evoluzione dei ricavi fiscali in sede di preventivo – spiega l’esecutivo –, risulta come sempre estremamente complicata". Alle ripercussioni che la pandemia potrà avere sul gettito d’imposta ancora per diversi anni "è venuta ad aggiungersi una situazione geopolitica sempre più instabile, le cui conseguenze negative si stanno già in parte evidenziando e potranno in futuro avere un influsso importante anche sulle finanze del nostro Comune". Nonostante queste incognite, "l’evoluzione delle entrate fiscali non desta al momento particolari preoccupazioni".