Mendrisiotto

Stabio, piantati dei gelsi nel prato del museo

La scelta dell’albero, spiega il Municipio è stata fatta perché la struttura ha allevato e continuerà ad allevare, bachi da seta a scopo didattico

L’inaugurazione del museo risalente a qualche anno fa
(Ti-Press/Archivio)
28 settembre 2022
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Nel prato retrostante il Museo della civiltà contadina sono stati piantati dei gelsi, che sono stati pensati e voluti in ricordo anche del fondatore del museo e dei suoi curatori precedenti. Lo comunica il Municipio di Stabio che ha scelto il gelso per il suo importante ruolo nella civiltà contadina e per la sua capacità evocativa di un mondo e di un modo di vita quasi del tutto scomparso. È anche sul "quasi" che si concentra la scelta di piantare dei gelsi, poiché il museo ha allevato, e continuerà ad allevare, bachi da seta a scopo didattico. Ecco quindi il significato simbolico di questo albero che concilia, magnificamente, passato, presente e futuro. Il fondatore Gino Macconi e i curatori Sergio Pescia e Marta Solinas hanno permesso al museo, nel tempo, di essere un importante punto di riferimento nella valorizzazione e nella divulgazione della civiltà contadina, delle sue tradizioni e dei suoi valori. Come un albero che mette radici e cresce adattandosi continuamente ai ritmi della natura. La riapertura del Museo della civiltà contadina è prevista nell’autunno dell’anno prossimo, nel piazzale antistante allo stabile sono previste delle attività didattiche all’aperto. Si procederà ad anticipare il taglio degli alberi presenti, già previsto con i lavori di valorizzazione e sistemazione della Piazza Maggiore, per la posa delle strutture necessarie allo svolgimento delle attività pratiche.

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