Tiziano Fontana (Lista civica) richiama l’attenzione del Municipio: ‘Con gli scavi da cantiere si rischia di compromettere il futuro dell’albero’
Continua a preoccupare la Lista civica Per Mendrisio la salute e il destino del cedro del Libano monumentale che fa ombra nel giardino storico della villa al crocevia tra via Franchini e via Campo sportivo. Già al centro negli ultimi due anni di tre atti parlamentari, il maestoso albero torna ad attirare l’attenzione. Di recente, infatti, come fa sapere il consigliere comunale Tiziano Fontana, si è aperto il maxi cantiere in zona (in via Campo sportivo) e sono iniziati i lavori di scavo all’interno del giardino e ci si è resi conto che delle radici sono state "strappate" dall’escavatore (come documentato nelle immagini allegate a una interrogazione urgente). Radici, fa notare ancora Fontana, che "sono state lasciate senza alcun intervento protettivo come prescrivono gli esperti in materia".
Il maggio scorso, nella sua risposta alle sollecitazioni del consigliere, il Municipio aveva ribadito che "la situazione del cedro è stata verificata dal responsabile del verde pubblico presso l’Ufficio tecnico (maestro giardiniere diplomato con esperienza pluriennale), il quale ha confermato che la creazione del marciapiede (lavori superficiali e non profondi) non mette in pericolo in alcun modo la salute del cedro". Nonostante le rassicurazioni, Fontana oggi torna a porsi alcuni interrogativi. Lo fa con la consapevolezza che "gli specialisti di alberi indicano che se l’apparato radicale viene strappato durante scavi – e non si interviene subito con un taglio a regola d’arte da parte di uno specialista –, le radici strappate possono diventare vettore di malattie che indeboliscono inizialmente e a media o a lunga scadenza possono portare alla morte dell’albero". Il riferimento del consigliere è alle vicende del cedro del Libano posto all’entrata dell’autosilo dell’Ospedale della Beata Vergine a Mendrisio.
In effetti, ricorda ancora l’esponente della Lista civica "già durante gli scavi da parte della ditta che aveva eseguito nel 2021 gli interventi alla villa e aveva realizzato la formazione di un garage, strappando con il paker le radici poste a valle del cedro, erano intervenuti un architetto del paesaggio e un ingegnere forestale indicando agli operai come avrebbero dovuto procedere per evitare futuri problemi all’albero". Senza trascurare, rimarca, che "simili indicazioni dovrebbero essere compito dell’ente pubblico, non di professionisti che intervengono a titolo volontario".
A questo punto Fontana si chiede, e domanda all’esecutivo, se "l’esperto del verde del Comune di Mendrisio sta seguendo i lavori di scavo"; e per quale motivo a fine giornata non si è intervenuti a tagliare a regola d’arte le radici strappate e lasciate a contatto con l’aria". Di fatto, rimarca, non si è proceduto all’applicazione della norma VSS 40 577 ‘Espaces verts, protection des arbres – Etudes de projets, mise en oeuvre et contrôle de mesures de protection’. Di conseguenza, interroga, come intendete procedere nel caso in cui il paker dovesse, scavando, incorrere in radici secondarie importanti?". In effetti, "la prassi degli addetti ai lavori prevede il blocco dei lavori e la creazione di una sorta di galleria protettiva affinché la radice non sia recisa e possa proseguire nella sua normale evoluzione: l’esperto comunale cosa prevede in una tale ipotesi?".