Il Centro culturale ha presentato i numeri della stagione 2021. In aumento i fruitori e le visualizzazioni della pagina web
Le conseguenze della pandemia si sono sentite ancora, ma i numeri relativi alla stagione 2021 del Centro culturale Chiasso (Ccc) sono in aumento. In totale sono stati registrati 15’121 fruitori, oltre duemila unità in più rispetto al 2020, a cui si aggiungono 67’380 visualizzazioni della pagina web. Anche se le cifre pre-pandemia sono ancora lontane, il bilancio è nel complesso positivo. «L’anno è iniziato con un momento difficile per le chiusure dovute alla ripresa della pandemia – ha commentato la direttrice degli spazi espositivi Nicoletta Ossanna Cavadini –. Il Ccc ha voluto proporre con tenacia un variegato programma di attività. Il programma pianificato è stato sostanzialmente realizzato, con l’impegno di concretizzare nel contempo alcune iniziative nuove e alternative». I risultati ottenuti, ha spiegato il capodicastero Cultura Davide Dosi, «sanciscono la convivenza con una realtà completamente nuova. Quello che è emerso è la voglia di tornare a fruire della cultura in presenza». Il ritorno nelle strutture, così come le nuove tecnologie «che hanno permesso di raggiungere sia un nuovo pubblico, ma anche quello vecchio che non se la sentiva ancora di tornare in presenza» sono i due canali «su cui dovremo lavorare per tornare ai livelli pre-pandemici».
L’attività del Cinema Teatro è stata fortemente condizionata dalle normative federali durante i mesi della pandemia. «Abbiamo dovuto annullare 14 spettacoli – ha commentato il direttore Armando Calvia –. Per far fronte a questo traumatico arresto, abbiamo definito diversi progetti alternativi e realizzato 15 nuovi eventi quando è stato possibile, con lo scopo di mantenere attivo un filo diretto con gli abbonati e il pubblico». Come già sperimentato nel 2020, le modalità di trasmissione in streaming, grazie a investimenti tecnici ad hoc, si è rivelata estremamente utile. Tra gli esempi citati dal direttore, c’è lo spettacolo ‘Tre’, diffuso in streaming tra le scuole medie del Cantone per un pubblico di circa 400 ragazzi. Per il Cinema la data che ha sancito il «vedere il teatro pieno» – è stata quella del 16 ottobre. «Gli abbonati non erano certo quelli di due anni prima – ha aggiunto Calvia –. Il calo è stato compensato dalla vendita dei biglietti visto che molti abbonati hanno ritenuto più semplice non rischiare e compare il biglietto di volta in volta». Lo scorso anno il Cinema Teatro è arrivato ai suoi primi 20 anni dalla riapertura. «Chiasso ha un polo culturale composto da quattro elementi specifici – ha commentato Vittorio Enderli, presidente dell’Associazione Amici del Cinema Teatro, che quest’anno taglia il traguardo dei 25 anni –. Elementi che si fondono per creare una musica apprezzata a livello locale e più ampio».
Passando ai musei, Ossanna Cavadini ha spiegato che il m.a.x. museo ha ottenuto «un incoraggiante risultato di fruizione – con 4’690 visitatori, di cui 1’442 allo Spazio Officina, che ha avuto periodi di apertura ridotti – che si sta gradualmente riassestando sui livelli dei periodi pre-Covid, ma soprattutto ha intrapreso diverse iniziative innovative, oltre a una strategia tesa a mantenere attiva la programmazione culturale anche con specifiche azioni sul fronte social e multimediale, con l’intento di valorizzare al contempo le risorse (artisti e collezionisti) presenti sul territorio». Il patrimonio del museo si è arricchito con l’archivio di Vito Noto. Prevedendo, così come il m.a.x. museo, correttivi e miglioramenti della struttura espositiva, gli obiettivi nell’immediato dello Spazio Officina sono la messa a punto del sistema di registrazione audio-video e lo sviluppo della comunicazione con immagine coordinata anche all’esterno. I direttori hanno approfittato dell’occasione per ringraziare il Municipio per il supporto. «Chiasso è un insieme di persone che credono e lavorano per questo: tutte le istanze che abbiamo presentato negli anni sono state accettate e questo non può che essere un valore aggiunto non così scontato», ha sottolineato Calvia. I ringraziamenti sono andati anche ai collaboratori del Ccc. «Pochi ma molto dinamici», ha concluso Ossanna Cavadini.
Nonostante i disagi dovuti alla pandemia, le cifre della Biblioteca comunale sono in rialzo. I fruitori sono stati 4’432 (+18,6%), mentre a livello di prestiti (7’237, +14 per cento) è stato registrato il dato annuale più alto da quando l’istituto è entrato, nel 2016, nel Sistema bibliotecario ticinese. La media giornaliera degli utenti è infine rimasta stabile (18,9). Lo scorso anno, ha ricordato il bibliotecario Augusto Torriani, «ha dovuto rinunciare alla ‘Domenica in biblioteca’, sostituita da quest’anno dal ‘Biblioweekend’ organizzato a livello nazionale».