La Città si appresta a posare di nuovo in paese la vasca in marmo. Ma della scultura dell’artista si sono perse le tracce
Il nome, ‘Fontana dei pesci’, lì per lì appare promettente. Dopo anni (quasi nove) di assenza, Arzo ritroverà infatti il suo fontanile che sino a qualche tempo fa zampillava nel piazzale delle scuole. I cittadini del Quartiere devono, però, moderare gli entusiasmi. A uno sguardo più attento si capisce subito che quello dell’istallazione sarà un ritorno a... metà. Nella domanda di costruzione in pubblicazione in questi giorni dell’opera d’arte che ne era un segno distintivo non vi è traccia.
Il punto, in effetti, non è tanto il luogo dove saranno posati il basamento e la vasca in macchia vecchia, custoditi sin qui nei magazzini della Città di Mendrisio – e che troveranno posto sul piazzale al Fiume, a lato della strada che conduce alla Perfetta –, ma proprio la mancanza di quella caratteristica. Se mai nella fontana guizzeranno dei pesci (come evoca appunto il nome), non saranno di certo le carpe in bronzo della scultura firmata da Remo Rossi. Di queste ultime, a quanto pare, non si è più saputo nulla.
Il mistero sull’opera dell’artista locarnese – lo stesso della ‘fontana della foca’ di Bellinzona, per capirci – era calato nel dicembre del 2013. All’epoca l’intera struttura era stata rimossa per necessità di cantiere – quello per la ristrutturazione del palazzo scolastico –, poi all’improvviso la fontana era sparita, alimentando il giallo, poi risolto solo in parte. Come si era ricostruito (anche sulle pagine de ‘laRegione’), la fonte in pietra era stata sì tolta, ma depositata in via temporanea alla cava di Salorino. A essere spariti era stati piuttosto i ‘pesci’ di Rossi. Tant’è che nel dicembre 2013 era stata interessata anche la polizia e si era poi sporto denuncia penale per il furto dell’ornamento.
Oggi a ormai nove anni di distanza le nostalgie degli abitanti di Arzo saranno sanate, almeno in parte, restituendo alla vista della comunità la vasca, seppur orfana della scultura di Rossi. L’impressione è che di quella mancanza i residenti dovranno farsene una ragione.