Mendrisiotto

Da Arzo a Clivio, da Saltrio a Tremona: la storia che unisce

In scena il 15 maggio la quarta edizione della manifestazione transfrontaliera ‘Vasi comunicanti’: quattro storie per una memoria collettiva comune

Stefano Beghi, direttore artistico di Karakorum Teatro
3 maggio 2022
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Quattro storie per una memoria collettiva comune. Un concetto semplice quanto affascinante, quello che dà vita a ‘Vasi comunicanti’, che prenderà il via il 6 maggio per andare in scena il 15. Ancor più affascinante, considerando che il filo che legherà le storie è transfrontaliero: la manifestazione culturale è infatti a carattere transfrontaliero, e si terrà fra tre dei paesi di montagna di Mendrisio (Arzo, Besazio e Tremona) e i comuni immediatamente al di là del confine, Saltrio e Clivio.

Quattro autori vivranno in loco per dieci giorni

«Il nostro è un progetto culturale che non sta sui tappeti rossi o sui palchi, ma nei paesi» ha detto Stefano Beghi riassumendo l’essenza dell’evento. Dopo un periodo di preparazione di poco meno di due settimane, il clou sarà domenica 15 maggio. Piazza Maestri Lapicidi Arzesi ad Arzo, piazza Fontana a Besazio, Palazzo Reale a Clivio, chiesa di San Giorgio e parco di via Bellini a Saltrio, piazza Rinaldi e chiesa di Sant’Agata a Tremona: questi saranno gli scenari, a orari differenti tra la tarda mattinata e il tardo pomeriggio, dove verranno raccontate le storie. Ma quali storie? «Al progetto prenderanno parte quattro autori teatrali, che trascorreranno un periodo di residenza (dal 6 al 15, ndr) durante il quale frequenteranno i luoghi della gente del luogo e ne raccoglieranno la memoria. Trasformeranno poi la memoria in racconto, che verrà poi restituito al pubblico il 15 maggio da degli attori. Risiederemo privatamente, stiamo già ricevendo inviti a cena (ride, ndr)».

Attivata la commissione di quartiere

A organizzare l’evento sono Karakorum Teatro, del quale è direttore artistico Beghi, e il Festival internazionale di narrazione di Arzo. «L’aspetto comunitario per noi è fondamentale – ha spiegato Ursula Rampoldi del festival –: prendersi cura del territorio, della sua storia e del suo patrimonio culturale». «La memoria collettiva non è la storia – per Beghi –, ma è un insieme di elementi nei quali ci si riconosce e che ci rendono parte della stessa comunità». Una comunità, che va oltre i confini di Stato. «Siamo rimasti colpiti dal carattere transfrontaliero della manifestazione e dalla volontà di valorizzare la memoria comune» ha detto durante il suo intervento Paolo Danielli, capodicastero Museo e cultura di Mendrisio, aggiungendo: «È un progetto audace, che avrà successo se la popolazione sarà coinvolta». E così pare già essere, almeno in base alle considerazioni di Orio Bianchi della commissione di quartiere di Arzo: «Noi siamo molto felici di partecipare a questo progetto, perché dà la possibilità di sentire e raccontare storie. Ci siamo già adoperati nella ricerca di personaggi che abbiano una lunga e buona memoria storica da condividere».

Amicizia transfrontaliera

Le storie naturalmente non si conoscono ancora, gli autori devono ancora arrivare nei paesi, ma Beghi premette che «ci interessa in particolare il tema del lavoro, che ieri come oggi lega molto le regioni svizzere e italiane di confine. Con la pandemia il tema del confine è tornato molto all’ordine del giorno e questo ha risvegliato memorie e ansie, ma abbiamo anche capito quanto sia importante mantenere aperto questo filo». Presenti alla conferenza stampa tenutasi oggi ad Arzo, anche i rappresentanti politici dei Comuni italiani di Clivio e Saltrio. «Siamo sempre stati collegati e una manifestazione come questa ci voleva», «c’è un discorso di frontiera e di amicizia che risale a tanti anni fa e in questo periodo storico è importante abbattere le divisioni», hanno detto rispettivamente Ruggero Fraulini per Clivio e Donatella Realini per Saltrio.

L’ingresso alla manifestazione è gratuito, e sarà possibile ascoltare solo una delle storie, un paio o tutte. In particolare, il 15 è prevista una passeggiata che da Palazzo Reale alle 10.30 a Clivio porterà a Saltrio, Arzo, Tremona, per poi tornare alle 18 a Clivio. Per questo evento la prenotazione è obbligatoria: www.karakorumteatro.it o info@karakorumteatro.it.