Rinaturazione del Faloppia, Gleis 4 e autostrada sotto al Penz potrebbero cambiare la cittadina. Il punto con il capodicastero Davide Lurati
Come immaginare la Chiasso del futuro? Fornire oggi una risposta concreta appare forse prematuro, anche se di progetti in fase di sviluppo in vari comparti della cittadina non ne mancano. «L’attuale Municipio sta lavorando insieme da ormai 6 anni – commenta Davide Lurati, capodicastero Pianificazione –. Oltre all’amministrazione e alla gestione corrente, stiamo cercando di mettere qualche paletto per disegnare la Chiasso del futuro a livello di pianificazione e territorio». Si tratta di ‘paletti’ di cui si parla ormai da qualche tempo ma che, con i tempi della politica, stanno vivendo in queste settimane degli importanti sviluppi.
Tra i progetti in corso, c’è la rinaturazione del fiume Faloppia. «Una visione avuta dai colleghi che ci hanno preceduto e che stiamo portando avanti – precisa Lurati –. Il progetto prevede di rendere l’attuale corso del Faloppia fruibile al pubblico». Come? «Per la parte sul territorio di Chiasso si prevede di modificare completamente l’assetto, prevedendo dei gradoni che diano la possibilità alle persone di fruirne». Il fiume Faloppia, però, non attraversa solo la cittadina di confine. «Ci rendiamo conto che l’acqua deve avere la sua qualità – sottolinea il capodicastero –. Per questo nei prossimi giorni ci sarà un incontro, richiesto dal Comune di Ronago, per aggiornamenti sul depuratore». Nelle prossime settimane saranno ricontattati anche Balerna e Novazzano «per ridiscutere il tutto. Abbiamo iniziato a occuparci di questo dossier a fine 2016 e ultimamente abbiamo raggiunto buoni risultati: grazie al supporto della Comal, siamo riusciti a rimodellare un progetto grezzo e ad abbassare notevolmente i costi». Inoltre «abbiamo ricevuto notizie dal Cantone in merito a un buon tasso di sussidiamento dell’opera».
Quello per il Gleis 4, l’ampio progetto di riqualifica di una vasta area oggi adibita a impianti ferroviari, binari e magazzini, è un autentico pallino per Davide Lurati. «Se dovessimo riuscire a vedere la luce delle tre fasi previste, il volto del centro cittadino di Chiasso cambierebbe perché potremo collegare il centro con il Quartiere Soldini». Le fasi, come detto, sono tre. La prima riguarda l’area tra viale Manzoni e via Livio, dove «attorno al 2026», verrà realizzata la scuola di moda. La seconda fase, e qui l’orizzonte si sposta al 2025-2030, interesserà l’attuale area del park&rail. «Per questi terreni è cambiata la strategia delle Ferrovie – annuncia Lurati –. Prima pensavano alla vendita, mentre ora hanno deciso di concederli con un diritto di usufrutto». Anche il Cantone ha messo gli occhi sulla superficie ed ha «avviato uno studio di fattibilità in merito alla creazione di una palestra tripla, avviando anche un ragionamento a 360 gradi sugli istituti scolastici presenti a Chiasso». Lo sviluppo che sembrerebbe maggiormente vicino è quello legato all’area di svago della Piccola Velocità. «Con Cantone e Ferrovie ci stiamo coordinando a livello pianificatorio per la domanda di costruzione: parallelamente alla zona di svago, le Ferrovie, che a loro volta devono presentare delle domande di costruzione, vogliono anche sistemare i magazzini e creare dei posteggi». L’inaugurazione dell’area di svago è prevista entro la fine della legislatura o, al più tardi, all’inizio della prossima.
Altro dossier in fase di sviluppo è quello relativo al progetto Porta Sud, ovvero lo spostamento dell’autostrada sotto al Penz. «Un’altra modifica strutturale del territorio del Basso Mendrisiotto sarebbe quella di eliminare la seconda cesoia sul territorio di Chiasso, ovvero l’autostrada». Il Municipio «sta cavalcando questa visione e, anche grazie all’aiuto della Commissione regionale dei trasporti, si stanno facendo importanti passi avanti. Dovesse realizzarsi, il volto di Chiasso cambierebbe definitivamente». La strada è ancora lunga, Davide Lurati e il Municipio ne sono consapevoli. «Se i tre progetti dovessero concretizzarsi – conclude Davide Lurati –, tra 20-30 anni questo Municipio potrà essere ricordato proprio per questi interventi, al pari dei colleghi che hanno portato avanti la pedonalizzazione del Corso e la Cittadella della cultura».
Un progetto che potrà vedere la luce in tempi più brevi è quello relativo alla riqualifica stradale di via Dante Alighieri, nel tratto antistante al comparto culturale. Il messaggio con la richiesta di credito di 990mila franchi è stato licenziato nei giorni scorsi dal Municipio di Chiasso. Il tratto oggetto della riqualifica, lungo 140 metri, è quello compreso tra via Vincenzo Vela e via Fontana da Sagno. “Da semplice strada di transito verrà riqualificata a zona d’incontro, integrando in particolare il fronte del Cinema Teatro al comparto scolastico, tramite un accattivante disegno architettonico e artistico del sedime stradale”, spiega il Municipio nel messaggio. Sarà così possibile “sfruttare lo spazio pubblico disponibile per realizzare un luogo adatto a ospitare attività all’aperto connesse con il m.a.x. museo, il Cinema teatro e lo Spazio Officina”. L’area diventerà quindi “una piattaforma unica sull’intero mappale, riconoscibile nella sua unicità dalla finitura superficiale colorata” e fungerà da “elemento di cerniera del comparto culturale, grazie a una serie di elementi di arredo urbano realizzati ad hoc dall’artista Alex Dorici”. L’arredo inteso come opera d’arte urbana è composto da tre elementi totemici che segnano i limiti dell’area d’intervento e da elementi a mo’ di seduta liberamente fruibili, nonché da elementi di arredo e di moderazione per il traffico motorizzato. Quest’ultimo “risulterà debitamente incanalato in virtù di due canalette longitudinali che aiutano a definire uno spazio carrabile e uno più chiaramente pedonale”.