Mendrisiotto

Tra investimenti e visioni, Chiasso pianifica il suo futuro

I dicasteri Pianificazione e Territorio stilano un bilancio dell'attività portata avanti negli ultimi anni per preparare la cittadina di domani

Lo stabile ex Fernet Branca, la nuova porta d’entrata a Chiasso
(archivio Ti-Press)
27 marzo 2024
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Chiasso non vuole restare immobile e da qualche anno ha ormai iniziato a sviluppare quella che sarà la visione della città del futuro. Insieme a questo, sono in corso diversi lavori di riqualifica, sia comunali che privati, che hanno l'obiettivo di rilanciare la cittadina. Due dicasteri – la Pianificazione e il Territorio – che vanno a braccetto e per i quali, alla vigilia della fine della legislatura, è giunto il momento di tirare le somme. «Sessant'anni fa era il momento del boom economico e i politici di allora hanno optato per la visione odierna – commenta il capodicastero Pianificazione, trasporti pubblici e ambiente Davide Lurati –. Chiasso ha voluto approfittare del boom della ricchezza. Oggi la qualità di vita ha altri criteri e siamo noi politici di oggi a dover definire il futuro». La capodicastero Territorio Sonia Colombo-Regazzoni ha invece evidenziato che «di gente che crede in Chiasso ancora ce n’è: basta vedere gli importanti investimenti privati in corso». Il fermento in corso ha attirato l'attenzione anche della rivista specializzata ‘Archi’ che, nel numero dell'8 aprile, si occuperà proprio di Chiasso.

‘Una via da seguire organizzata’

Dotandosi del suo Piano d'azione comunale (Pac), il Comune ha potuto elaborare una nuova politica di sviluppo insediativo a favore di un uso consapevole e parsimonioso del territorio. Quella scelta, ha aggiunto Lurati, è «una strategia ben studiata e condivisa tra politica e opinione pubblica, affinché la via da seguire sia organizzata». In una prima fase, tre comparti cittadini – viale Stoppa, viale Volta-via Comacini e Crocione-Molino del bosco – sono stati ritenuti prioritari. Il Municipio ha promulgato uno specifico messaggio con correlata richiesta del credito per l’organizzazione dei mandati di studio paralleli sui tre comparti prioritari. Sono quindi stati definiti tre gruppi interdisciplinari che hanno sviluppato un’analisi del territorio, proponendo spunti e progettualità, da cristallizzare in un piano d’insieme. «L'esecutivo è al lavoro per definire un piano d'insieme che comprenda le tre aree – sottolinea il capodicastero –. Dopo Lugano, Chiasso è la città più avanti di tutte in questo disegno della pianificazione e del territorio che segue gli obiettivi del Pac».

Piccola Velocità senza opposizioni

Superato indenne il periodo di pubblicazione dell’area di svago della Piccola velocità, lo sviluppo del Gleis 4 ha segnato un importante passo avanti. «Il nuovo quartiere destinato a riqualificare un'ampia fascia urbana contigua all'area ferroviaria sarà un unicum a livello distrettuale – continua ancora Lurati –. Potremo creare la tanto voluta zona di aggregazione per i nostri giovani, utilizzabile tutto l'anno per concerti, feste, mostre, spettacoli ed eventi». Il progetto di cui si parla ormai da anni si struttura in tre distinte fasi, con gradi d’approfondimento differenti. All'area di svago si aggiungono il nuovo Centro professionale del tessile – il messaggio governativo è all'esame della Commissione della Gestione e finanze – e l'area, oggetto di uno studio strategico, dove è prevista la costruzione di una palestra tripla e lo spostamento del centro professionale commerciale di Chiasso. Il credito per la realizzazione dell'area di svago «sarà presentato al Consiglio comunale quest'anno, con l'obiettivo di iniziare i lavori, di concerto con le Ffs, nel corso del 2025». Il Comune sta attualmente aspettando il preavviso cantonale.

Verso la passerella sul Faloppia

La posa della passerella sul Faloppia è invece pronta a essere esaminata dal legislativo: il credito di 852mila franchi sarà all'ordine del giorno della prossima seduta. «Obiettivo di questa misura comunale inserita nel Pam2 – ricorda la caposezione Pianificazione Silvia Passiglia – è estendere la rete ciclabile-pedonale a livello comunale, collegando la zona amministrativa di Chiasso con via Soldini e il tunnel di via Dunant». La struttura sarà «metallica e leggera e si adeguerà al contesto ferroviario». Restando nel comparto, è in corso anche il progetto – «che fa discutere», annota ancora Davide Lurati – relativo alla rinaturazione del Faloppia. «Un progetto urbano e di riordino del tratto che va fino a Novazzano inserito nella pianificazione strategica cantonale sui corsi d'acqua». Dopo le discussioni che hanno accompagnato il voto per il credito di progettazione dell'intervento, il municipale assicura che «per la progettazione definitiva coinvolgeremo Consiglio comunale e popolazione». Vi sono altre riqualifiche in atto o previste – come quella che interessa il Centro culturale (il cui credito è al momento fermo in Gestione), Corso San Gottardo (con l'introduzione di una zona-30 tra via Dunant e via D'Alberti), comparto Franscini (dove, al termine dei lavori, la velocità massima consentita sarà di 30 all'ora) e nucleo di Pedrinate – fino alla visione strategica dello spostamento dell’autostrada che permetterà la creazione di un grande parco urbano transfrontaliero.

‘Raggiunto l'obiettivo di spostare il traffico dal centro’

In questi anni il Municipio ha inoltre creato le premesse per una città con un grado di sostenibilità e vivibilità molto elevato. «Negli ultimi due anni abbiamo terminato la rivoluzione copernicana della viabilità – commenta Sonia Colombo-Regazzoni –. I tempi della politica sono questi: il risultato auspicato di togliere il traffico dal centro è stato raggiunto, anche se non piace a tutti». Concluso anche il progetto del nodo di interscambio del trasporto pubblico alla stazione ferroviaria. Un progetto che «ha subito parecchie modifiche che non mi hanno sempre soddisfatto – aggiunge la municipale – e dove manca il verde, ma mi è stato promesso, e controllerò anche se non sarò più in carica, che nel 2026 alla stazione arriverà del verde permanente». Il Municipio si è fatto promotore anche di uno studio per combattere le zone di calore. «Sono emerse delle proposte molto valide, ma con costi onerosi. Abbiamo comunque fatto nostri alcuni piccoli passaggi (come la posa di fontanelle, panchine o i vivai diffusi) in attesa di poter portare a compimento quella che sarà una necessità per Chiasso e per tutto il Cantone». Importanti e significative risorse finanziarie sono state altresì riservate al rinnovamento del parco immobiliare del Comune, come la manutenzione straordinaria della scuola dell’infanzia di via Simen (ormai terminata), della scuola dell’infanzia di via Chiesa e delle palestre di via Soave (entrambi i cantieri finiranno nel settembre 2025), la ristrutturazione del Palapenz (nuovamente agibile da maggio) e dello stand di tiro della Rovagina (i lavori sono iniziati e termineranno nel 2026). Senza dimenticare gli interventi privati. Tra questi Sonia Colombo-Regazzoni ha ricordato «il mio incubo del primo anno di legislatura», ovvero il quartiere di via Odescalchi, oggi «riqualificato in maniera esemplare», la nuova porta d'accesso ex Fernet Branca «già occupato da parecchie ditte che si sono trasferite a Chiasso dal Malcantone per questioni di traffico» e l'edificazione del nuovo complesso di via Lavizzari che, da fine anno, ospiterà anche il Denner, che lascerà quindi via Bossi.

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