Soci e volontari della Onlus che si prende cura di una ventina di avelignesi li hanno accompagnati verso i pascoli estivi del Generoso
La crisi sanitaria non ha fermato i 'mustang' delle nostre montagne, neppure quest'anno. Chiuse le porte al pubblico, soci fondatori e volontari dell'Associazione 'I cavalli del Bisbino' pure questa primavera hanno accompagnato sotto la pioggia e fra la nebbia venti avelignesi nella loro ormai tradizionale transumanza dal recinto a Pian delle Noci (Lanzo d'Intelvi), ricovero per l'inverno, ai pascoli verdi di Banco dei Montoni, nell'Alta Valle, sul versante italiano del Monte Generoso. A dare una mano a livello tecnico-sanitario, lunedì, era presente il Grosstier Rettungsdienst, un servizio di soccorso per animali di grossa taglia.
L'appuntamento con i cavalli del Bisbino e la transumanza, del resto, è diventato un momento irrinunciabile per una Associazione che oggi conta circa 400 soci sui due lati della frontiera e che da quasi tredici anni si prende cura dei simpatici 'mustang' casalinghi, mentre da una decina ripropone la traversata. Tutto è iniziato, come si ricorda sul portale dell'Associazione, nell'inverno del 2008-2009, quando, venuto a mancare il proprietario, due mandrie dal Bisbino si avvicinarono ai paesi sottostanti, Sagno sul versante ticinese e Rovenna su quello italiano, in cerca di cibo per riuscire a sopravvivere. Una presenza, la loro, che fece discutere, ma riuscì altresì a mobilitare diverse persone, determinate a salvare i cavalli, evitando il sequestro o addirittura la macellazione. A tal punto da dare vita a una Onlus transfrontaliera. Insomma, missione compiuta.