Presentato il piano di investimenti per opere di mobilità in grado di offrire anche nel Basso Ceresio 'vere alternative' agli spostamenti e al traffico privato
Mobilità coniugata con sostenibilità. Lo ha detto chiaro alla conferenza stampa tenutasi a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. Piatto forte un credito di quasi 15 milioni di franchi e l'autorizzazione a effettuare una spesa di oltre 27 per la realizzazione di diverse opere a favore del Mendrisiotto e del Basso Ceresio. E proprio il consigliere di Stato ha voluto aggiungere quel 'sostenibili' ai prossimi progetti «senza dimenticare quello che è stato fatto. Per questo – ha evidenziato Zali – la parola sostenibilità va declinata a 360° essendo questa una tappa che, alla fine, ci vuole tutti più virtuosi, offrendoci concrete alternative per i nostri spostamenti».
Dalla stazione di Mendrisio-San Martino, alla Mendrisio-Varese, passando dalle opere stradali per lo svincolo del capoluogo fino al nodo intermodale della stazione del Magnifico Borgo. Tutte opere, alcune concluse altre in divenire, di una più ampia pianificazione del territorio che non vuole dimenticare il comparto Valera e un altro interessante progetto come la rete di teleriscaldamento che a Mendrisio permetterà di allacciare anche 28 stabili del Cantone. Un credito, dunque, che il 'ministro' ha definito «di un certo rilievo, sostegno tangibile alla nostra economia e dove lo Stato, fungendo da committente, attraverso il contributo della Confederazione, crea un effetto leva negli investimenti».
Andrea Rigamonti, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio, ha quindi parlato di "soddisfazione" per questo messaggio: «Un'iniezione di denaro anche pubblico nell'economia reale a favore delle imprese e dei posti di lavoro in un momento particolarmente necessario. Il Piano degli agglomerati diventa importante infatti laddove riesce a stimolare le regioni nell'intraprendere attività rivolte al trasporto pubblico e al trasporto cosiddetto dolce. Perché, per migliorare la mobilità, c'è bisogno soprattutto di opere. Un messaggio di cui ci rallegriamo soprattutto prevedendo opere che hanno il merito di facilitare la fruibilità dell'utenza, opere più che mai necessarie nella nostra regione così che il trasporto pubblico diventi un'alternativa valida al trasporto individuale».
Si è parlato poi di estensione della rete ciclabile e dell'installazione a breve di stazioni di bike sharing per una portata di 230 biciclette: «Sta qui la sinergia! Se il Cantone realizza opere – ha spiegato il presidente – i comuni e la nostra commissione sono chiamati a implementare le diverse reti con sinergie e visioni d'insieme a favore di un territorio che vuole tornare a essere fruibile. Pensiamo alla realizzazione dell'ascensore inclinato dalla stazione di Balerna verso il paese che permetterà un ampio collegamento al trasporto pubblico su gomma e su ferro, il collegamento con le piste ciclabili e naturale fra i parchi. Un messaggio perciò che ci soddisfa e che permette di costruire per il nostro territorio una visione comune dove le opere dialogano fra di loro. C'è ancora tanto da lavorare, ma è questo un ottimo passo nella giusta direzione».
Un messaggio che raggruppa, come illustrato da Diego Rodoni, capo dell'Area operativa del Sottoceneri, «tutte le tipologie di mobilità, dal trasporto pubblico alla mobilità privata alla mobilità lenta. Siamo ormai alla terza generazione, e a fronte di contributi per 40 milioni di franchi, Cantone e comuni negli anni hanno investito fra i 100 e i 120 milioni. Non è la tappa finale ma è un buon investimento, un ulteriore passo verso quanto previsto nell'ultimo Piano di agglomerato. E se per il Mendrisiotto si è decisa una pausa per l'avvio della quarta generazione, vedremo se nel prossimo futuro potremo pensare già a una quinta. Resta il fatto che con questo nuovo credito si continui nell'obiettivo di dare continuità al processo di realizzazione di opere infrastrutturali nell'agglomerato del Mendrisiotto e Basso Ceresio».