La seconda edizione dell'evento estivo inizierà il 1° luglio. Dopo le sei settimane in Montagna ce ne saranno altre due nel Luganese
La Soleggiata guarda al Ticino e alla promozione dei suoi prodotti. Dopo il debutto da tutto esaurito della scorsa estate nella cornice delle Cave di Arzo. L’evento ideato e sviluppato da Gianluca Pfister e Nathan Bätscher scalda i motori per la seconda edizione, che inizierà il 1° luglio. La manifestazione tornerà in una doppia veste: alle sei settimane di Arzo (due in più rispetto all'anno scorso), se ne aggiungeranno due in una cava del Luganese. «La nostra idea è quella di portare La Soleggiata in giro per il Ticino – spiega Gianluca Pfister –, creando così un bar itinerante situato in location esclusive e al di fuori dei centri urbani». Gli organizzatori stanno infatti già lavorando in previsione del 2022 con l’intento di sbarcare anche nel Bellinzonese. «Il nostro sogno è quello di toccare tutto il Ticino e, perché no, arrivare anche oltre Gottardo – continua Pfister –, il tutto senza mai abbandonare Arzo, che è, e continuerà a essere, il fulcro del progetto». Anche quest’anno il garden bar sarà aperto il giovedì, il venerdì e la domenica.
La Soleggiata è un progetto nato durante la prima ondata della pandemia Covid-19 con l'intento di riunire le persone e offrire loro un luogo dove poter conversare, condividere e divertirsi in piena sicurezza. «Sia io che Nathan, che è anche il gestore delle cave di Arzo, abbiamo un background da organizzatori di eventi i quali sono anche la nostra più grande passione che ci ha portato a studiare a fondo questo campo – aggiunge Gianluca –. La prima edizione, che é stata ideata e sviluppata in un solo mese e mezzo, è nata spontaneamente durante un pomeriggio in cui io e Nathan ci trovavamo alle cave. Quel giorno abbiamo deciso che sarebbe stato bello creare un bar che, visto il particolare periodo storico, fosse attento all’economia locale e alla sostenibilità in termini di impatto ambientale». L’obiettivo del progetto è inoltre quello di «permettere agli abitanti del Canton Ticino, e non solo, di conoscere e scoprire il nostro territorio a livello geografico, culturale e gastronomico. Collegandoci a questo concetto, nonché al sostegno dell’economia locale, ogni settimana invitiamo un food truck differente della nostra regione, dando così loro la possibilità di vendere pietanze e farsi conoscere».
Il successo ottenuto ha portato gli organizzatori a dettagliare il loro concetto e a mettere ulteriormente l’accento sui valori del progetto precedentemente citati, incrementando l’offerta di prodotti locali e impegnandosi a trovare soluzioni ancor più sostenibili e a impatto zero. Anche la musica, proposta ogni sera a La Soleggiata, ha assunto un ruolo più importante. «In modo da valorizzare maggiormente gli artisti che performeranno a La Soleggiata, abbiamo fatto sviluppare il progetto di un palco a un ingegnere del legno. La struttura sarà di 5 metri per 5 e sarà interamente costruita in legno» racconta Pfister. Nel corso dell’anno sono inoltre state avviate e sviluppate diverse collaborazioni «Il nostro è sì un bar – spiega ancora il co-fondatore –, ma è soprattutto un ritrovo puntato su cultura e arte dove speriamo che la gente possa sentirsi ispirata. Quest’anno, oltre a performance artistiche e a ospitare ogni sera un artista locale diverso (fatta eccezione per la serata d’apertura), durante un’intera settimana saranno presenti anche i proprietari di una libreria che, per chi lo vorrà, saranno a disposizione per consigliare e far conoscere svariati libri ai nostri partecipanti». Il programma dettagliato delle serate può già essere consultato sul sito www.lasoleggiata.ch.
La Soleggiata sarà come detto accessibile il giovedì, venerdì e la domenica. Con il passare dei giorni inizia a farsi sentire la voglia di ripartire con il progetto sia da parte degli organizzatori che da parte dei numerosi sostenitori. «Stiamo avendo un ottimo riscontro: ci fa piacere l'avere già ricevuto tantissime riservazioni, e non solo per la serata d'apertura». Le premesse per una seconda edizione di successo sono servite. «Anche se consigliata, la riservazione non è obbligatoria. L'anno scorso avevamo 150 posti a sedere e, con i movimenti delle serate, siamo arrivati a ospitare anche oltre 200 persone». Quest'anno i posti sono stati aumentati e a disposizione ce ne saranno 200. «Speriamo di portare un sacco di sole come l'anno scorso, quando abbiamo avuto solo un giorno di pioggia ma le persone presenti, a nostra sorpresa, sono comunque rimaste creando un momento davvero magico, pittoresco e divertente. La nostra aspettativa per quest’edizione è sicuramente quella di attrarre 200 persone tutte le sere. Insomma... Siamo positivi». L'organizzazione delle serate, in collaborazione con l'associazione Cavaviva per quanto riguarda la parte artistica e il sostegno della città di Mendrisio, terrà ovviamente conto delle disposizioni in vigore per il contenimento della pandemia. «Siamo in costante contatto con le autorità – conclude Gianluca Pfister –. Ci siamo organizzati come l'anno scorso, ovvero con quattro camerieri che si occuperanno di portare le rilevazioni ai tavoli. Consumazioni che saranno preparate negli appositi bar a forma di casette da altre quattro persone, anche per diminuire i contatti tra chi lavora e assicurare il massimo dell’igiene».