Il Carnevale di Chiasso definisce la strategia per il 2022 ed è pronto a riattivare i contatti con gli altri Carnevali, il CdS e il Gruppo grandi eventi
Bisognerà aspettare almeno l'autunno per sapere come e quando i grandi eventi potranno tornare nel calendario della ‘nuova normalità’ dettata dal Covid-19. Tra questi, con l'orizzonte 2022, c'è anche il Carnevale. A Chiasso, il comitato organizzatore del Nebiopoli si è già messo al lavoro in vista della prossima edizione che, calendario alla mano, è prevista dal 10 al 13 febbraio 2022. «Sembra nuovamente anacronistico tornare a parlare di Carnevale – ammette il presidente Alessandro Gazzani –. Siamo consapevoli che nella situazione in cui viviamo questo possa essere nuovamente essere ritenuto un momento difficile e che il Carnevale non è una priorità del nostro Cantone. La pianificazione di un evento come il nostro necessità però di almeno 9 mesi di lavoro e il conto alla rovescia è partito». Per questo motivo, «nelle prossime settimane richiederemo la riattivazione dei rapporti tra i principali Carnevali del Cantone, il Consiglio di Stato e il Gruppo Grandi Eventi.
Il primo punto della pianificazione è stata la definizione della strategia. Per l'edizione 2021, complice l'assenza di certezze sull'evoluzione pandemica, Nebiopoli, unitamente agli altri grandi Carnevali del Cantone, ha lavorato per cercare di non fare la manifestazione. Cosa cambierà in vista dell'anno prossimo? «La strategia per il 2022 sarà quella di cercare i compromessi per poter ritornare alla normalità e poter quindi svolgere i festeggiamenti carnascialeschi – risponde Gazzani –. Questo in virtù del fatto che restiamo positivi sull’impatto dei vaccini, speranzosi che dopo l'estate si potrà pianificare la costruzione dei carri e il lavoro delle guggen». Il tutto, puntualizza il presidente, «nel rispetto di leggi e ordinanze federali o cantonali e, soprattutto, della malattia e di chi ha perso amici o parenti in questo periodo o ha sofferto pesantemente la malattia».
Paure e preoccupazioni, e soprattutto incognite legate al futuro, non mancano. Alessandro Gazzani e i suoi collaboratori hanno però voluto ‘portarsi avanti’ stabilendo alcuni punti fermi. «Il comitato Nebiopoli è d'accordo a recepire il passaporto vaccinale, nelle varie forme in cui potrebbe essere sviluppato, nel caso in cui questo venga imposto dalle autorità federali e cantonali – spiega ancora Gazzani –. Siamo inoltre in contatto con aziende specializzate nella creazione di software per il tracciamento e stiamo analizzando tutte le sfaccettature di questo genere di tecnologie».
Per rodare i piani di protezione nei suoi dettagli, «l'idea principale è quella sfruttare il periodo estivo per organizzare eventi con i nostri partner e sponsor, dando quindi la possibilità alle attività e ai nostri fornitori di lavorare durante il periodo estivo». Durante l'ultimo anno caratterizzato dalle chiusure, conclude Alessandro Gazzani, «abbiamo toccato con mano le grandi difficoltà economiche a cui sono sottoposte molte attività. Carnevale per il Canton Ticino non è solamente una tradizione ben radicata nella popolazione ma anche un’enorme fonte di reddito per molte attività». Una caratteristica, quest'ultima, che «è fortemente emersa negli ultimi anni e per questo intendiamo impegnarci a fondo per portare un concreto sostegno alle attività del nostro Cantone, del Mendrisiotto e della Città di Chiasso».