Il Dipartimento del territorio ha chiesto alle Ffs, proprietarie del fondo, ulteriore documentazione. Il Comune al cospetto del consigliere di Stato Zali.
È ancora sul tavolo del Cantone il progetto di tutto un nuovo quartiere di Chiasso. Tempi di realizzazione, dunque, che non sembrano essere così... accelerati per l'area, lungo via Rampa, che il Comune ha fretta diversamente di rivalorizzare, guardando con impazienza alla preventivata inaugurazione del prossimo anno. Stiamo parlando della cosiddetta 'piccola velocità' che porta con sé un più ampio disegno pianificatorio che comprende la Scuola della Moda, che vedrà la luce nel 2025, e 12'000 metri quadrati destinati oggi a posteggi e un domani a complesso commerciale-amministrativo. L'ulteriore documentazione richiesta dal Dipartimento del territorio alle Ffs, proprietarie del fondo, lascia presagire, infatti, qualche criticità di troppo, tanto che la cittadina di confine, desiderosa di districare la matassa, ha richiesto un incontro direttamente con il consigliere di Stato Claudio Zali. A confermare a 'laRegione' la frenata è il portavoce delle Ferrovie federali svizzere Patrick Walser, responsabile Comunicazione Regione Sud: «Le Ffs hanno inoltrato, lo scorso anno, una domanda preliminare per l’area. La domanda è attualmente presso il Cantone, che ci ha richiesto ulteriori documenti. Il contenuto della domanda è un utilizzo per i prossimi 20 anni, senza una modifica del Piano regolatore. L’area, che si trova attualmente nella “zona ferroviaria”, prevede il seguente utilizzo: magazzini (con inquilini principali gli attuali), posteggio di servizio, superfici per artigiani, superficie di “svago” gestita dal Comune di Chiasso. Per il progetto le Ffs non sono alla ricerca di investitori privati».
L'area, in particolare, dell'ex trasbordo di piccole partite (da qui piccola velocità) ha perso negli anni importanza nel trasporto di merci per ferrovia. La scarsa viabilità per i camion, peraltro, non ne consente – come spiegano le Ffs – il potenziamento come superficie di deposito. Da qui l'idea di crearvi un qualcos'altro dando forma appunto a un nuovo quartiere che unisca le due 'anime' della cittadina separate da un fascio di binari, ovvero la Chiasso Centro e il quartiere Soldini. Uno spazio urbano 'altro', come avevamo già scritto su queste colonne nell'agosto scorso, sull'esempio delle esperienze d'Oltregottardo e ribattezzato 'Gleis 4'. Fra i promotori vi è il municipale Davide Lurati: «Ci sto lavorando da cinque anni – risponde alla nostra richiesta di informazioni il capodicastero – e da tempo, come Comune, ci relazioniamo con Ffs e Cantone, in particolare con la Sezione dello sviluppo territoriale. Non si tratta di portare avanti solo la 'piccola velocità' ma tutto un quartiere che si potrebbe estendere su circa 35mila metri quadrati. Una risposta favorevole del Cantone potrebbe chiudere il cerchio, per il quale è necessaria successivamente una variante di Pr». Difficile attualmente preventivare dei costi totali anche perché, in quella che dovrebbe diventare un'area di svago per la popolazione, bisognerà chinarsi sul da farsi, dalla rimodulazione degli spazi all'installazione di container come se ne trovano lungo il Reno.
Certo è che se da un lato la 'pratica' sembra rallentare per questioni pianificatorie rimarcate con la matita rossa dal Cantone, dall'altro il progetto solletica soprattutto il desiderio di poter trovare un prezioso luogo di aggregazione da parte delle nuove generazioni. Ed è proprio con il motto 'L’unione fa la forza' che un gruppo interpartitico di giovani candidati chiassesi al Consiglio comunale e al Municipio ha preso a cuore la realizzazione di questa nuova area 'socioculturale': «Ci siamo uniti nella realizzazione del video #GiovaniChiassesi – ci spiega il portavoce Christian Bruccoleri –. Questa iniziativa nasce dalla volontà congiunta di sostenere il Gleis 4: progetto di riqualifica ambizioso e lungimirante, che garantirebbe un valore aggiunto alla nostra cittadina, creando un luogo di aggregazione sia per i giovani chiassesi, sia per il resto della popolazione. Il progetto, inoltre, renderebbe Chiasso più attrattiva, produttiva e vivace. Ora più che mai il voto delle giovani cittadine e cittadini chiassesi conta. La rappresentanza giovanile in politica è cruciale, anche per sostenere progetti volti a curare degli spazi e delle attività pensati per questa fascia di popolazione, come lo è il Gleis 4. Da parte nostra, l'entusiasmo verso il progetto c'è, così come la voglia di dare un contributo concreto. Qualora ci sarà data la possibilità, siamo pronti a dare seguito a questa cooperazione anche a livello istituzionale, al fine di rappresentare, uniti, gli interessi dei giovani chiassesi». Dei #Giovani Chiassesi fanno parte i socialisti e verdi Kavashar “Kava” Ratnam e Yuri Bedulli, i liberali radicali Christian Bruccoleri e Gabriele Medici, e i popolardemocratici, verdi liberali e Generazione giovani Alessandro Attollino, Amedeo Mapelli e Arianna Cattaneo.