Pubblicata la domanda di costruzione per il percorso di mountain bike coordinata con i Comuni di Mendrisio, Riva San Vitale e Brusino Arsizio
Una ventina di chilometri per fare del monte San Giorgio una meta privilegiata per gli amanti della due-ruote. Fino al 29 marzo è, infatti, in pubblicazione nei Comuni di Mendrisio, Riva San Vitale e Brusino Arsizio la domanda di costruzione per i tracciati prioritari per mountain bike. Un progetto di cui se ne parla da diverso tempo e che vede dunque ora una possibile accelerazione. È così? Una domanda che abbiamo girato a Nadia Fontana Lupi, direttrice dell'Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio: «In effetti – ci conferma – dopo molti anni di lavoro siamo riusciti a poter finalmente portare avanti un progetto concreto sul monte San Giorgio. Esso concerne la prima fase che fa capo a quello che chiamiamo il 'grande giro', un itinerario cioè che segue l'idea di avere un percorso dedicato appositamente alle due-ruote. Non quindi un percorso in coabitazione fra escursionisti e ciclisti ma dedicato a coloro che preferiscono muoversi in bike. Sappiamo, infatti, come questa sia una richiesta che ci viene dal territorio. Il Mendrisiotto in questo senso è sempre stato frequentato sulle strade e fuori, fino ai percorsi più discosti, da amanti della bici e dello sport in generale, ma anche dagli escursionisti che amano raggiungere certi luoghi a piedi per poter ammirare il panorama o visitare punti culturali e di particolare interesse».
Quello sul monte San Giorgio, secondo la direttrice «è il primo itinerario che potremmo concretizzare per rispondere a una domanda che è sì locale e regionale, ma che si inserisce in un progetto a più ampio respiro e dunque cantonale. Non è un caso che, da un anno, Mauro Regusci, responsabile del Centro di competenza cantonale mountain bike, stia lavorando proprio per capire in quale modo è possibile pensare, in un'ottica futura, di avere un'offerta cantonale legata ai biker. E l'itinerario del San Giorgio si inserisce proprio in questa costellazione di proposte come elemento significativo e importante. La sua realizzazione, in un territorio molto particolare e apprezzato come lo è il monte San Giorgio, porterebbe a un'offerta che nel complesso sarebbe in grado di soddisfare le esigenze tanto del ciclista della domenica, ovvero chi non ha tante aspettative dal punto di vista agonistico, quanto a coloro, più esperti, alla continua ricerca di qualche emozione in più».
Una prima tappa, come detto, non la tappa finale, in quanto il 'grande giro' nel suo complesso è più articolato e comprende anche la collaborazione di altri partner fra cui l'Hotel Serpiano piuttosto che la funivia: «La sua importanza sta nel fatto che tutto nel suo complesso sarà attuabile in funzione di questa prima tappa. Avendo la conferma del sostegno finanziario dei tre Comuni – non manca di evidenziare Nadia Fontana Lupi – auspichiamo che la procedura possa svolgersi senza ricorsi considerando l'impegno di questi anni profuso per coinvolgere tutti i partner e comunicare nel migliore dei modi il progetto attraverso workshop e incontri, bilaterali e di gruppo. Speriamo davvero che la procedura possa essere una formalità da evadere senza problemi».
Il percorso avrà come punto di partenza (hub) Capolago, facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici e dunque legato al concetto di sostenibilità. Da Capolago, lungo il sentiero del Laveggio, che è già un itinerario bike, si raggiunge i piedi del monte. Così da Rancate si sale fino al Serpiano, passando poi dall'Alpe di Brusino e quindi, in discesa, fino a Riva San Vitale e dunque Capolago. Un giro circolare che mira a un pubblico regionale, ma proveniente anche da altre parti del Canton Ticino, della Svizzera e della vicina Italia. E perché no, anche oltre.
Mauro Regusci lo indica come «un primo passo che va a concretizzare – annota – il potenziale del Mendrisiotto che è, a mio avviso, ancora ampio. Il percorso rivalorizza anche un vecchio sentiero, in una zona pregiata e sicuramente interessante dal punto di vista turistico, paesaggistico e ricreativo. Difficile entrare ora nei dettagli, per questo dobbiamo aspettare la fine dei lavori, ma possiamo parlare in generale di difficoltà di livello medio. Da parte nostra ci occupiamo della necessaria consulenza tecnica, indicando nei percorsi gli aspetti da curare, i provvedimenti da prendere, contribuendo all'analisi per la valutazione e il diritto ai sussidi cantonali. Questo è senz'altro un bel giro che ben si inserisce, come detto, in un contesto molto accattivante per il ciclista che cerca da una parte l'aria aperta e la Natura e, dall'altra, una componente anche divertente che soprattutto nella parte sentieristica ne è la gran parte».