La Sezione della Città chiede di verificare procedure e responsabilità. 'Occorre essere rigorosi e solidali'
Non si spegne la polemica attorno a quelle dieci dosi 'extra' di vaccino anti-Covid inoculate ad alcuni membri dei Consigli di quattro strutture della rete Ecam, l'Ente case anziani Mendrisiotto, che fa capo alla Città di Mendrisio. A dirsi preoccupato per quanto avvenuto è, infatti, anche il Plr del capoluogo. Gruppo che chiede sia "immediatamente fatta chiarezza sull’accaduto, sulle procedure future e sulle responsabilità in modo che quanto successo non abbia a ripetersi, evitando di creare dubbi e conflitti all’interno della società".
Una esigenza di chiarezza che prende il 'la' dalle dichiarazioni del Farmacista cantonale, il quale ha fato notare come "le procedure utilizzate non hanno rispettato le indicazioni date dalle autorità", richiama la Sezione locale in una nota. A questo punto, si rincara, "purtroppo la confusione derivante rischia di ledere la credibilità del percorso vaccinale appena iniziato, che invece merita di essere rigoroso e trasparente, con l’allineamento ferreo alle indicazioni delle autorità cantonali e federali". D'altro canto, si tiene a ricordare, "la situazione pandemica e la fatica della popolazione a fronte della stessa meritano il massimo rispetto e attenzione".
Adesso, ribadisce il Plr, "la strada per uscire dall’emergenza è ancora lunga e delicata e va percorsa solidalmente seguendo metodi scientifici e facendo appello alla responsabilità individuale. Ne va della credibilità delle istituzioni, case anziani in primis, che da un anno si impegnano senza sosta per far fronte a una situazione sanitaria straordinariamente grave, e a cui va tutto il nostro sostegno e ringraziamento".