Mendrisiotto

Mendrisio in rosso? La Gestione pronta a sostenere il Municipio

Avallato il preventivo a dividere i commissari è la strategia per uscire dal disavanzo (di 6,5 milioni). Alla lente aziende e socialità

Si dovrà tenere d'occhio la situazione (Ti-Press)
12 dicembre 2020
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Le previsioni a Mendrisio segnano profondo rosso, ma "la situazione è seria ma non catastrofica". In fondo fra i centri del cantone è la Città ad avere il moltiplicatore più basso (al 75 per cento); e il Municipio non ha intenzione di ritoccarlo. La pandemia ha già messo a dura prova la popolazione, si fa capire. Certo la preoccupazione è palpabile dentro le stanze dell'esecutivo come tra i banchi del Consiglio comunale. In ogni caso al tavolo della Commissione della gestione non ci si è lasciati turbare dai quasi 6 milioni e mezzo di disavanzo che portano con sé i preventivi 2021. Tutti i gruppi, si fa sapere in calce al rapporto di cui sarà relatrice Grazia Bianchi (Insieme a Sinistra), sono pronti a sottoscrivere la Finanziaria. Il dossier ha staccato l'unanimità della Gestione, pur con le riserve di Gianluca Padlina nel Ppd e di Massimo Cerutti nel Plr. Il nodo che fa la differenza, semmai, è sulla strategia da mettere in campo e con la quale affrontare la situazione, resa ancor più difficile dal Covid-19. Di sicuro verrà al pettine lunedì nel corso della seduta di legislativo che, tra i vari temi di una agenda fitta, affronterà pure la Finanziaria del Comune.

Cifre rosse, due visioni a confronto

"Alcuni membri della Commissione - si legge nel rapporto della Gestione - hanno una posizione critica e ritengono che il Municipio non abbia fatto nessuno sforzo per contenere la spesa: nel preventivo 2021 ci sono voci riprese pari pari dal preventivo 2020 mentre, a loro parere, in questa situazione straordinaria, ogni dicastero avrebbe dovuto indicare misure di risparmio". L'autorità cittadina in ogni caso non ha lesinato la lima: agendo sui dicasteri si è risparmiato mezzo milione sulle spese "non strettamente indispensabili". D'altra parte, anche Mendrisio ha dovuto fronteggiare gli effetti del virus: 4 milioni dei 6,5 milioni di deficit sono da ascrivere alle ripercussioni negative della crisi sanitaria.

Va detto, come richiamato dallo stesso sindaco Samuele Cavadini e ricordato dalla Gestione, che "siamo arrivati al punto che per risparmiare bisogna tagliare”. Non a caso anche il Piano delle opere "sarà oggetto di riflessioni ed eventuali ritocchi". Lo hanno fatto presente pure i commissari che ritengono come a questo punto "risparmiare significhi ridurre o tagliare servizi alla popolazione che, se da una parte sarà preoccupata per i conti del Comune, dall’altra non è pronta a rinunciare a niente. Inoltre, tenere bassi i preventivi per poi dover rivedere al rialzo i consuntivi, o utilizzare crediti in delega, non è una soluzione". Per ragionare sulla strada da prendere, adesso, occorrerà dunque riflettere a fondo: la scelta, si rammenta, è tutta politica.

In effetti, il capo dicastero Finanza Manuel Aostalli ha fatto sapere che il Piano finanziario sarà "aggiornato quando l’incertezza che caratterizza questi e i prossimi mesi lo permetterà: per ora, in assenza di dati oggettivi, si possono fare solo scenari".

La situazione delle aziende? 'Eterogenea'

Nel frattempo, si tengono d'occhio le aziende locali. L'analisi del dicastero Economia, informa la Gestione, ha fotografato una "situazione eterogenea". A conti fatti, "se per le grandi imprese la situazione è tutto sommato soddisfacente, seppur con qualche differenza, per le aziende medie molto dipende dal settore in cui sono attive, mentre per le aziende più piccole la situazione è più complessa: c’è chi è in seria difficoltà e chi ha migliorato la propria situazione - si annota nel rapporto -. Lo stesso discorso vale per i commerci. A non avere avuto, in generale, particolari problemi, sono gli artigiani". Quanti hanno lanciato l'sos Covid? "L’Ufficio Promovimento economico non è stato sommerso di richieste aiuti Covid: ne sono arrivate una cinquantina - si conferma -. Si comincia comunque a percepire qualche licenziamento".

Un periodo impegnativo per i servizi sociali

Se la pandemia si è rivelata una sfida da vari punti di vista, a tenere le antenne ritte è oggi in particolare il dicastero Politiche sociali diretto ora da Françoise Gehring. Davanti ai commissari si è ribadito che l'impegno per i servizi è stato importante. Infatti, "sono raddoppiati in particolare i contatti con le persone anziane, che hanno sofferto solitudine e isolamento; è aumentato in modo significativo il numero dei beneficiari di prestazioni sociali (20 in più nel primo semestre 2020)", mentre si sono rivelate "numerose le segnalazioni di difficoltà a causa della sospensione - per alcune settimane durante la prima fase della pandemia, la primavera scorsa, ndr - del Tavolino magico e le richieste per contributi alle spese funerarie".

Sta di fatto, come ha reso attenti Roberto Crivelli, che per "l’Ufficio attività sociali, che eroga prestazioni comunali, nel corso dei prossimi anni si dovrà fare il punto della situazione: bisognerà vedere quali saranno le conseguenze della pandemia ed eventualmente adattare le prestazioni sociali nel caso non fossero più adeguate alle esigenze della popolazione".