Mendrisiotto

Sopralluogo dei deputati a Valera nel nome del Puc

La Commissione ambiente, territorio ed energia inizia dalle audizioni. Dopo la Città saranno sentiti Unione contadini, 'Cittadini' e proprietari

Un passo alla volta (Ti-Press)
12 novembre 2020
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Vedere con i propri occhi. I deputati della Commissione ambiente, territorio ed energia del Gran consiglio hanno voluto rendersi conto di persona della realtà di Valera, affondandoci letteralmente i piedi. A fare da guida ai parlamentari, nel primo pomeriggio di ieri, sul posto e nel bel mezzo di un comparto di oltre 190mila metri quadrati ritagliati tra Rancate, Genestrerio e Ligornetto, c'erano il capo dell'Ufficio della pianificazione locale - Nicola Klainguti - e il responsabile dell'Ufficio giuridico - Davide Socchi - del Dipartimento del territorio. Lo stesso Dipartimento che ha firmato quel Puc, il Piano di utilizzazione cantonale, che vale una riconversione verde per un'area strategica a livello regionale. Da toccare con mano, del resto, c'erano punti forti e deboli di una porzione di territorio che ne ha viste tante negli anni - lì si sono concentrati i depositi-riserva di carburante del Paese, poi smantellati -, e che ancora oggi è al centro di quella che è, a tutti gli effetti, una battaglia legale. Di interessi in gioco, come si è capito nel tempo, ce ne sono, e non pochi. Di conseguenza la prima voce che si voluta sentire è stata quella del Municipio locale.

Bang: 'Volevamo tastare il polso della situazione'

Di sicuro il Dipartimento e la Città di Mendrisio sono determinati a far prevalere l'interesse pubblico, forti, appunto, di uno strumento pianificatorio, il Puc, con il quale il Cantone si assume il compito di pianificare ma si fa carico pure degli oneri finanziari (a cominciare dai 6 milioni di franchi destinati agli espropri) dell'intervento, previsti in quasi 17 milioni. Una operazione nella quale il Comune del capoluogo crede, come ha confermato, sempre ieri, il sindaco Samuele Cavadini alla Commissione presieduta da Henrik Bang (Ps). L'audizione di una delegazione del Municipio non ha fatto altro che confermare che a Mendrisio si è uniti nel sostenere il recupero della vocazione agricola e di svago di Valera. Ed era quello che i commissari era intenzionati a sapere. «Siamo partiti dall'esigenza di affrontare il lato politico e quello finanziario del dossier - ci dice il presidente Bang -. E per cominciare la nostra intenzione era quella di tastare il polso al Municipio di Mendrisio, capire le sue aspettative e l'iter seguito. Quindi è stato interessante rendersi conto di quanto l'esecutivo sia compatto e convinto, e comprendere di come il Puc rappresenti una soluzione importante e di come nella popolazione la volontà di recuperare Valera sia nata ancor prima dei passi della politica». Il sopralluogo, insomma si è rivelato utile ai commissari, decisi ad approfondire il dossier in tutte le sue sfaccettature.

In programma altre audizioni

«Certo - ci fa notare il presidente -, andremo avanti ascoltando anche gli altri interlocutori interessati». Le audizioni, insomma, non sono finite. «Nelle prossime settimane - conferma Bang - ascolteremo pure l'Unione dei contadini e i 'Cittadini per il territorio' e i proprietari dei terreni, per capire le loro motivazioni». E visto la posizione dei maggiori proprietari - che hanno messo sul piatto richieste di indennizzo plurimilionarie - incontrarli sarà cruciale. Tanto più che il prezzo degli appezzamenti è finito sub judice: da una parte sentenze che hanno stabilito l'identità pianificatoria - non edificabile - e valutato quelle superfici come agricole, oggi stimate a circa 6 franchi il metro quadro; dall'altra i titolari che rivendicano, per contro, l'edificabilità e un valore ben più elevato. «Come commissari - ci fa capire Bang - non entreremo nel merito. Su questo punto diamo fiducia al Dipartimento. Le nostre saranno valutazioni politiche: ci esprimeremo sulla bontà dell'idea».

Rapporto pronto per l'inizio del 2021

L'obiettivo, evidente, è poter decidere con cognizione di causa a fronte di un tema che non mancherà di alimentare il dibattito parlamentare. «D'altro canto - annota ancora Bang -, si tratta di un messaggio troppo importante». C'è chi teme, però, avrà una strada in salita. «Non vedo rischi: sono fiducioso di poter costruire una buona maggioranza attorno al Puc di Valera. L'unanimità sarebbe auspicabile», ammette. Non solo, sarebbe un segnale importante. Quale sarà la tempistica? «Per quest'anno non ci sono i margini, ma si può prevedere che saremo pronti con il rapporto per l'inizio del 2021». Dire, invece, quando si potrà scrivere la parola fine in calce al Puc è ben più difficile.

Tutti sono consapevoli della necessità di compiere un passo alla volta. In ogni caso, «l'incontro è stato senz'altro proficuo - conferma a 'laRegione' Stefano Tonini (Lega), membro della Commissione e co-relatore con Giovanni Berardi (Ppd) del rapporto sul Puc all'indirizzo del parlamento -. I responsabili del Dipartimento del territorio ci hanno esposto bene le tematiche a favore e contro al momento sul tavolo, chiarendoci gli aspetti pianificatori e procedurali - incluso il nodo degli espropri e degli indennizzi, ndr -. D'altra parte sono contento di aver sentito le dichiarazioni del sindaco di Mendrisio, in sintonia con il mio pensiero su Valera: «Lì serve un polmone verde».

La Città di Mendrisio c'è

L'esecutivo della Città, dal canto suo, ha tenuto una posizione lineare. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo stati sentiti dalla Commissione e come Municipio abbiamo portato il nostro sostanziale sostegno al Puc nel suo complesso, come già ribadito nel preavviso indirizzato al Dipartimento - ci conferma il sindaco Cavadini -. In altre parole condividiamo l'impostazione data al Piano e che dà forza alla valenza regionale che, di fatto, ha Valera». Un approccio, ci rammenta ancora Cavadini, che restituisce uno spazio agricolo e di svago alla popolazione, come sollecitato dalla raccolta firme - oltre 6'800 le adesioni - promossa nel 2012 da Società agricola del Mendrisiotto, Unione contadini ticinesi e 'Cittadini per il territorio' del Mendrisiotto. A incrociare le dita e confidare che vada a buon fine, in effetti, nel Distretto sono in tanti.

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