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Montezuma e Covid, c'è l'ipotesi di reato

Contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano: aperta un'inchiesta nei confronti del gerente del locale

(Ti-Press)
17 ottobre 2020
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Qualcosa, a livello di tracciamento, sembra effettivamente non aver funzionato. A tal punto che il Ministero pubblico ha aperto un'inchiesta nei confronti del gerente del discopub Montezuma di Novazzano. Il 28 agosto scorso, nell'esercizio pubblico, era stata constatata la presenza di 3 persone (in totale sono poi risultate essere sette le persone contagiate riconducibili al locale) positive al coronavirus. Grazie all'elenco degli avventori – scriveva il Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) – l’Ufficio del medico cantonale aveva “provveduto a notificare ai medesimi via sms di porsi immediatamente in quarantena, in attesa di venir contattati, come da prassi, dal team di contact tracing”. Cento, il numero di presenti quella sera, stando alle prescrizioni cantonali e alla lista presentata dal locale. Gli accertamenti dei giorni a seguire – comprese le 'autosegnalazioni' di chi era presente quella sera ma non aveva ricevuto il messaggio di messa in quarantena – avevano portato al sospetto che al 'Monte' ci fossero più di 100 avventori. Un sospetto maturato anche dall'Ufficio del medico cantonale il quale aveva inviato un esposto alla magistratura, chiedendo di fare maggiore chiarezza su quanto fosse successo a livello di registrazioni.

Alla lente il numero esatto di avventori

Un errore nella compilazione delle liste? Lo stralcio dei nomi di chi lasciava il locale, permettendo così di far accedere altre clienti? Avventori che, intenzionalmente, hanno fornito dati errati? Interrogativi che, alla luce dei fatti, si sono posti anche le autorità. E i successivi accertamenti effettuati dalla polizia – che nei giorni e nelle settimane a seguire ha verbalizzato numerose persone – hanno dunque portato all'apertura dell'inchiesta. Nei confronti del gerente, la procura ha quindi avanzato l'ipotesi di reato di Contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano. Nel darne conferma, il Ministero pubblico specifica che “gli approfondimenti si concentrano sul numero esatto di avventori e sulle modalità relative alla corretta verifica dell’identità delle persone”. Dal canto suo, il gerente del Montezuma, ha sin da subito confermato la correttezza dei dati forniti alle autorità, contestando che vi possano essere state più di 100 entrate. 

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