Mendrisiotto

Le magagne del Palapenz in immagini

Acqua nel piano interrato, segni di degrado nel locale caldaie: al palazzetto urge un risanamento. Ma la discussione a Chiasso è ancora aperta

Lo stato dell'arte al Palapenz
3 luglio 2020
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Cosa fosse ancora non è chiaro. Fatto sta che lunedì sera, in pieno Consiglio comunale, in trasferta al Palapenz per esigenze di Covid-19, ecco qualcosa (forse un po' di intonaco) staccarsi dal soffitto e posarsi a terra, a mo' di piuma, e proprio davanti alla postazione del consigliere Plr Carlo Coen. Lo stesso che a breve prenderà la guida della Commissione edilizia. Un caso? Chissà. Di sicuro un pro memoria (almeno per lui). Che il palazzetto polivalente inaugurato nel 1983 oggi abbia bisogno di cure urgenti lo sanno tutti. Ne è ben consapevole il Municipio, che ha messo sul tavolo un progetto di ristrutturazione e un investimento di 5 milioni e mezzo per sanare i problemi dello stabile, a cominciare dai cedimenti strutturali e dalle infiltrazioni di acqua. E l'hanno ben presente i consiglieri comunali, per primi i commissari che, nonostante il sopralluogo effettuato a inizio 2020, hanno manifestato delle perplessità. Le stesse che hanno impedito (per ora) di firmare i rapporti e di approdare alla discussione in aula. Se ne riparla alla prossima convocazione del legislativo.

Certo il tempo stringe: se non si interverrà, ha fatto capire l'esecutivo, il Palapenz dovrà essere chiuso alla fine del giugno 2021 La redazione è riuscita a entrare in possesso di immagini che non lasciano spazio al dubbio (vedi gallery). Almeno 5 centimetri d'acqua nei corridoi del piano interrato, il pavimento in cemento del locale caldaie (e non solo quello) con evidenti segni di degrado, piastrelle sollevate. Tracce di problematiche strutturali inequivocabii che chiamano una soluzione. Quale? Ristrutturazione o demolizione (che, pare, però, in ribasso)? Lo si saprà, con tutta probabilità dopo l'estate, quando le Commissioni avranno tirato le somme del loro lavoro.