Mendrisiotto

Chiasso, hanno ottenuto e usato illecitamente crediti Covid

Sotto inchiesta i titolari di una società, nel frattempo fallita, attiva nel settore turistico. Hanno ricevuto oltre 40mila franchi

Senza averne diritto (archivio Ti-Press)
7 giugno 2020
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Una delle otto segnalazioni giunte alla Procura ticinese per presunte irregolarità legate ai crediti Covid-19 porta a Chiasso. Come riferito dalla Rsi, i titolari di una società di Chiasso attiva nel settore turistico – due cittadini italiani formalmente residenti nel Mendrisiotto ora irreperibili – sono finiti sotto inchiesta per avere ottenuto e usato illecitamente dei crediti Covid-19. Lo scorso mese di aprile, approfittando della scarsità di controlli preventivi voluta per permettere alle piccole e medie imprese di fronteggiare l’emergenza economica, hanno ricevuto dalla banca oltre 40mila franchi.

Sulla loro società era però già pendente una procedura di fallimento, nel frattempo conclusa. Motivo per cui non avrebbero avuto diritto all'importo. L'ordinanza sulle fideiussioni solidali Covid-19 indica che l’importo erogato deve servire a compensare la temporanea mancanza di liquidità. Nel caso specifico, però, la somma sarebbe stata utilizzata per scopi personali. Coordinati dal sostituto procuratore generale Andrea Maria Balerna, gli inquirenti sono riusciti a recuperare solo parte del denaro. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono truffa, falsità in documenti, riciclaggio di denaro e violazione dell’Ordinanza sulle fideiussioni solidali Covid-19.

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