Mendrisiotto

Piscina coperta e palestre, il Mendrisiotto pensa regionale

La Città di Mendrisio è decisa a trovare un 'compromesso' con il Cantone. Apertura anche sul piano finanziario

Sin qui la sola struttura pubblica accessibile anche d'inverno è a Chiasso (Ti-Press)
27 aprile 2020
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Pensare regionale. Ormai nel Distretto non si torna più indietro. Non nella politica degli impianti sportivi, almeno. Il Gruppo di lavoro 'Gestione e nuovi centri sportivi del Mendrisiotto' ha aperto, infatti, una strada che non si intende più abbandonare e che sembra, di fatto, aver accantonato i campanilismi del passato, e con essi il rischio di ritrovarsi con le stesse infrastrutture a pochi metri di distanza.

La prova del nove la fornisce l'approccio con cui la regione sta coltivando le trattative con il Cantone per la futura piscina coperta regionale e le nuove palestre. Rafforzato il potere contrattuale, i Comuni (Mendrisio in testa) non si sono lasciati sfuggire la possibilità di innestare progetti da tempo nel cassetto nel Masterplan del Centro studi nel capoluogo, un'operazione da 60 milioni di franchi da qui al 2023. Avviato un tavolo di discussione - al quale ci si è seduti il febbraio scorso proprio a Palazzo a Mendrisio -, non solo il Gruppo ha messo nero su bianco (e sottoscritto) una richiesta formale, ma la Città stessa è decisa a "raggiungere il miglior compromesso possibile". La conferma (che pare valere una promessa) giunge dal Municipio di Mendrisio, sollecitato da una interrogazione interpartitica. Adesso la palla passa nel campo del Consiglio di Stato che, sin qui, ha dato la sua adesione di principio (seppur condizionata).

Una piscina coperta regionale e per tutti

I Comuni hanno una esigenza ben definita e lo hanno chiarito subito: devono poter contare su una piscina coperta, ma pure in grado di soddisfare le "esigenze scolastiche, sportive e amatoriali della popolazione". Di che prendere le misure, ovvero una vasca da 50 metri - non 25 come vorrebbe il Cantone -, "ottimale per un utilizzo misto e con gli spazi necessari per essere anche riconosciuta a livello federale come centro di formazione".

Nel Distretto non si nasconde neppure l'aspirazione di poter accogliere manifestazioni agonistiche di valenza sovraregionale, quindi pure appuntamenti di ampio richiamo. E qui si inserisce un altro progetto, che si concentra sulla palestra quintupla immaginata a supporto del nuovo Centro studi che ridisegna il comparto che a Mendrisio include Liceo cantonale, Spai e scuola media. Le autorità comunali, per voce del Gruppo, hanno già manifestato la richiesta di prevedere per il nuovo impianto quegli "accorgimenti tecnico-logistici" - tribune comprese - che daranno modo di far spazio, come detto, a "eventi sportivi di importanza anche sovraregionale e permettere l'affluenza di pubblico in modo appropriato e in sicurezza".

Pronti a collaborare con il Cantone

Del resto, si assicura rispondendo ai consiglieri-portavoce delle cinque forze politiche che siedono nel legislativo, l'esecutivo cittadino, assieme agli altri Comuni, è pronto a collaborare con il Cantone "nell'affinamento del progetto della piscina coperta e delle palestre"; inoltre, "si farà carico di continuare a coinvolgere i tecnici cantonali di riferimento per seguire l'avanzamento degli studi di progettazione". Certo, ci si aspetta 'disponibilità pure da parte del governo.

È indubbio che per centrare l'obiettivo - come richiamano gli autori dell'interrogazione - serve anche un'intesa finanziaria. Mendrisio, in ogni caso, "è favorevole a entrare nel merito di un eventuale impegno finanziario nell'ambito di una partecipazione regionale", ribadisce il Municipio. Non a caso, aggiunge, proprio in queste settimane i Comuni del Mendrisiotto e Basso Ceresio stanno definendo "come proseguire con la possibile gestione e pianificazione delle infrastrutture sportive a carattere regionale" censite nella prima fase di lavoro dal Gruppo. Un lavoro che continua, tra le mani lo studio presentato a livello intercomunale il gennaio scorso e che, si fa sapere, sarà reso pubblico nelle prossime settimane. A quel punto saranno note anche le osservazioni dei Comuni e si potrà passare alla "nuova fase operativa", nella consapevolezza di aver ben nitide le proposte da concretizzare e mantenendo aperto dialogo con le società sportive.