Passi avanti nel Distretto per l'impianto a vocazione regionale. Comuni compatti e Cantone possibilista
Qui nel Mendrisiotto già se la figurano. Una piscina coperta a valenza regionale ci starebbe bene sotto il complesso di cinque palestre che, a livello cantonale, si stanno progettando all’interno del futuro Centro studi a Mendrisio (proprio a lato dell’autosilo). A perorare la causa, del resto, giusto nei giorni scorsi i Comuni del Distretto (esteso al Basso Ceresio) – sono sedici in tutto – hanno vergato una presa di posizione e l’hanno imbucata all’indirizzo del Consiglio di Stato, a Bellinzona (cfr. ‘laRegione’ di ieri). Una prova di unione e, al contempo, una dimostrazione di quanto sia avvertita la necessità di un tale impianto. E il governo, in effetti, ha già socchiuso il portone di Palazzo delle Orsoline. Stretta una collaborazione con Mendrisio, ha aperto a “osservazioni ed eventuali proposte” da includere nel masterplan; dopotutto siamo ancora nella fase di progettazione. Ma c’è di più, e a confermarlo ai firmatari di un’interrogazione interpartitica è stato lo stesso Municipio della Città. Seduti qualche mese fa – era il 5 febbraio scorso – allo stesso tavolo dei rappresentanti dei Dipartimenti educazione, cultura e sport e finanze ed economia, l’esecutivo si è sentito dire che “il Cantone non ha escluso” la possibilità di inserire la piscina coperta nei suoi piani, a una condizione. In effetti, “ha già chiarito che deve essere la regione a proporre questa iniziativa e a farsi carico delle spese di gestione corrente della struttura sportiva coperta”. E il primo passo è stato appena compiuto: il Mendrisiotto e Basso Ceresio vuole la struttura. Quindi la disponibilità anche di assumersene i costi non dovrebbe fare difetto. Dal canto suo, l’autorità cantonale ha messo a disposizione un credito quadro di 60 milioni che include pure la progettazione del masterplan di Mendrisio, a cui si destinano circa 10,3 milioni. Per concretizzare l’aspirazione regionale andrebbe così ampliato l’investimento di 3,8 milioni previsto per le palestre. Del resto, annota ancora il Municipio, il Cantone “è a conoscenza dell’esigenza di nuove infrastrutture sportive”. Da parte sua, comunque, la Città (e per essa il Dicastero sport e tempo libero) pronta a spronare il Distretto a prendere l’iniziativa a favore della piscina coperta, al momento “non intende spingersi oltre”, ammette, nel chiedere altri interventi di carattere sportivo all’interno del comparto scolastico, “già molto sollecitato”.
Proposte sul tavolo
Il Centro studi potrà contare su un campo da calcio e un campetto da basket multifunzionale a cielo aperto; quindi per un percorso vita o una pista finlandese (come suggerito dai consiglieri comunali di tutti e cinque i gruppi presenti in Consiglio comunale) bisognerà pazientare. L’esecutivo mendrisiense non sembra tirarsi indietro, invece, su altri fronti. In occasione dei prossimi incontri bilaterali non pensa di tralasciare, infatti, di segnalare l’opportunità di permettere anche agli studenti dell’Accademia di architettura e della Supsi di accedere in avvenire alle infrastrutture esterne del comparto, senza sovrapporsi alle esigenze degli istituti presenti (Medie, Liceo e Spai). Al tavolo della discussione si farà in modo di ritagliare uno spazio pure all’eventualità di predisporre – sempre come proposto dagli autori dell’interrogazione – spalti o gradini per gli spettatori e luoghi di ristoro. L’autorità comunale è disposta a discuterne con i tecnici quando si affronterà la messa a punto del masterplan. Si condivide, in effetti, l’esigenza di “favorire un comodo accesso al pubblico e la possibilità di assistere in modo consono e ordinato agli eventi sportivi che saranno previsti nelle palestre”.