Mendrisiotto

Alberghi 'occupati' dai frontalieri

Dagli hotel ai 'bed&breakfast' si è andati a caccia di camere per garantire la presenza al lavoro degli adetti di ospedali e ditte

Strutture praticamente al completo (Ti-Press)
14 marzo 2020
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Di rado le strutture alberghiere del Mendrisiotto sono state prese così d'assalto come in questi ultimi giorni. Hotel e piccole realtà ricettive, poco importa le loro dimensioni, hanno ricevuto delle richieste, anche pressanti. A mettersi alla caccia di una camera - peraltro in una regione che ha un'offerta di posti letto al di sotto delle abituali aspirazioni turistiche  - sono state ditte ed enti. Imprese che si sono ritrovate nella necessità di individuare una sistemazione temporanea per i loro lavoratori frontalieri. Il timore nelle ultime ore, d'altro canto, era evidente: la possibilità di misure più stringenti alle frontiere era ormai nell'aria. Ai tempi del coronavirus succede anche questo.

Alberghi al completo (o quasi)

Oggi l'impressione è che nel Distretto non ci sia più un posto letto libero. La dice lunga il fatto che l'Hotel Serpiano, all'ombra del Monte San Giorgio, in questo periodo ufficialmente ancora chiuso, ha aperto solo per poter far fronte alle sollecitazioni avute. Non tutti ai banchi d'accoglienza parlano volentieri di questo fenomeno alimentato dalla contingenza legata al Covid-19. Nel Basso Mendrisiotto si è più restii a dare delle conferme: questioni di politica aziendale. Ma poi basta curiosare in alcuni dei portali web delle strutture alberghiere presenti fra Chiasso e Balerna per rendersi conto che, al momento (anzi sino a inizio aprile, se non a maggio), non vi è nessuna camera disponibile.

'Diamo la priorità al personale sanitario'

Spostandosi nella cintura della cittadina di confine, a Vacallo, anche l'albergo-ristorante Concabella - conosciuto in genere per la sua cucina stellata - è stata raggiunto dalla domanda di una collocazione provvisoria per motivi professionali. «Le richieste che abbiamo ricevuto sono diverse - ci conferma un addetto dalla reception -. Infatti, a parte un paio di camere, che abbiamo tenuto libere per i nostri clienti abituali, stiamo ospitando dei lavoratori frontalieri». In realtà si tratta di personale impiegato in un ambito oggi al fronte nella lotta al coronavirus. «Sì - ci spiega -, abbiamo ritenuto di dare la priorità agli operatori del settore sanitario, i quali, di fatto, rappresentano gli unici nostri ospiti adesso».

Sulla stessa lunghezza d'onda è anche l'albergo Milano a Mendrisio. «In effetti, in tanti pendolari ci hanno chiamato per informarsi sulla nostra disponibilità di letti, ma abbiamo pensato di rispondere in particolare alle necessità delle strutture ospedaliere e sanitarie per i loro medici e infermieri - ci conferma la signora all'accoglienza -. Una linea che intendiamo mantenere anche per il futuro. Fa eccezione la quarantina di operai di una ditta locale». Una impresa che, nonostante la situazione, si trova nella condizione di dover portare a termine alcuni lavori.

Nel mondo sanitario e delle case per anziani, del resto, c'è chi in questi giorni si è mosso in anticipo proprio per garantire una soluzione logistica al suo personale frontaliero, dunque la sua presenza al lavoro. Tant'è che si è arrivati a bussare pure alle porte dei 'bed&breakfast' della regione - spingendosi sino in Valle di Muggio - o addirittura a decidersi di affittare dei monolocali nelle vicinanze.

Frontalieri al Serpiano

Anche l'Hotel Serpiano, come detto, in questo periodo - al di fuori quindi della stagione consueta - sta dando accoglienza ai lavoratori frontalieri. «Di fatto - ci spiegano dalla struttura alberghiera - abbiamo aperto i battenti per loro e in questo momento siamo al completo». Avete attuato dei canali preferenziali come è accaduto in altri alberghi? «Non lo abbiamo previsto. Abbiamo cercato di rispondere man mano all'ingresso delle richieste di prenotazione». E questo fino all'esaurimento dei posti liberi.