Dopo la vecchia stalla, il Patriziato di Castel San Pietro prepara gli interventi al corpo principale. All’investimento parteciperà anche il Municipio
La ristrutturazione del corpo principale dell’Alpe Caviano è un tassello del progetto di Albergo Diffuso della Valle di Muggio. Dopo il cambio di destinazione – da zona agricola a zona turistica – e il rilascio della licenza preliminare di costruzione, il progetto di restauro entra nella fase operativa. Alle spese contribuirà anche il Comune di Castel San Pietro che, a inizio settimana, ha licenziato un messaggio con la richiesta di un credito di 200mila franchi per la partecipazione al progetto di ristrutturazione dell’Alpe Caviano di proprietà del Patriziato di Castel San Pietro. Il progetto è stato elaborato dall’architetto Giorgio Bernasconi e prevede un investimento di 1,6 milioni. Questa seconda fase dei lavori arriva dopo l’inaugurazione, nel 2013, del rifugio (la vecchia stalla).
Dopo l’elaborazione del ‘Masterplan dell’esperienza turistica del Monte Generoso’, nel 2018 è stato creato un gruppo di lavoro costituito dall’Organizzazione turistica regionale con il patriziato di Castel San Pietro, l’Ostello di Scudellate e l’Osteria Manciana. Strutture che, come ricorda il Municipio di Castel San Pietro nel messaggio, “da un lato propongono strutture ubicate in luoghi che possono essere considerati strategici per l’area del Monte Generoso, dall’altro condividono la sfida di dover decidere in merito al futuro delle strutture e a un modello di gestione che possa essere in grado di garantire un buon successo all’operazione”. Il Patriziato di Castello ha valutato “con la necessaria attenzione” la proposta del Puc di ristrutturare l’edificio adiacente alla strutture che i volontari hanno già sistemato e ha avviato la progettazione per realizzare una struttura ricettiva “che possa avere il giusto ruolo nell’ambito del progetto di Albergo Diffuso”. Progetto che porterà alla creazione a breve-medio termine di un’offerta attrattiva di strutture d’alloggio nella regione del Monte Generoso. Oltre all’Alpe Caviano, a Scudellate è previsto lo sviluppo di un ‘alloggio diffuso’ con il rinnovo dell’ostello, la creazione di un nuovo B&B, l’integrazione dell’Osteria Manciana e delle case di vacanza presenti.
Tornando al Caviano, l’idea è quella di “ristrutturare tutto il corpo principale da adibire a scopi turistici mirati, sfruttando la posizione strategica per gli amanti della natura, delle escursioni e della tranquillità”. La visione sul progetto del Caviano “tiene in considerazione anche le altre potenziali strutture rinnovate che si stanno concretizzando in alta Valle di Muggio”. Se tutte le condizioni poste saranno sostenute – “la realizzazione dell’opera è subordinata all’accettazione della revisione del Puc Monte Generoso che dovrebbe essere ratificata entro la fine del corrente anno” – “il progetto potrebbe essere realizzato entro il 2022”.
Il Patriziato di Castel San Pietro ha quasi 520 anni di vita e conta attualmente 900 cittadini patrizi. Grazie a un gruppo di volontari, l’Ente può garantire lavori di manutenzione, in particolare al rifugio del Caviano, la coltivazione del vigneto di Gorla e l’organizzazione di eventi che garantiscono introiti a copertura parziale dei costi. Negli anni, con il sostegno del Municipio di Castel San Pietro, il Patriziato si è occupato della ristrutturazione dell’Alpe Grassa e, al Caviano, dei citati lavori alla stalla e della costruzione di un moderno impianto di fitodepurazione.