Warhol, Dalí, De Chirico... battuti ad un’asta fallimentare

Salvador Dalí, Warhol, De Chirico tanto per fare tre nomi. Ma la lista è ben più lunga. Sono gli autori dei quadri che saranno battuti all’asta domenica 29 gennaio nello stabile dell’Ufficio esecuzioni di Mendrisio. Poche le informazioni che trapelano da questa vendita, ma quel che è certo è che gli appassionati d’arte non se li lasceranno di certo scappare. Sono infatti quindici le opere che verranno messe in vendita e, come detto, i nomi di ‘grido’ non mancano. Si va da un quadro raffigurante un cavallo e cavalieri di De Chirico alla raffigurazione di una donna farfalla di Capua. Nel mezzo, l’immagine di una donna dipinta da Warhol, un uomo e una donna di Erni o ancora il dipinto di angeli e Santa Maddalena di Mola.

La lista si completa con i dipinti di Guttuso, Fanfani, Donati, Morandi, Grimaldi, Cassinari, Edomondo Dobrzanski. Senza dimenticare – dulcis in fundo – una litografia di cervo che apparterrebbe a Salvador Dalí. Non è dato sapere, al momento, a chi appartengano le opere. Curioso, per contro, il fatto che nel lancio dell’asta (consultabile anche sul sito delle aste cantonali), il nome degli autori sia preceduto dalla parola ‘presunto’. Questo perché, ci viene spiegato, è una prassi prevista dalla legge. L’ufficio di esecuzione, infatti, anche sulla base delle perizie svolte, dà un’indicazione.

Agli interessati giovi però sapere che il prezzo di partenza sarà di 100 franchi per ogni opera e il rilancio minimo fra una chiamata e l’altra dovrà essere di almeno 100 franchi. L’aggiudicatario dovrà versare in contanti il saldo del prezzo subito dopo l’asta. Un’eccezione è permessa se l’importo dovesse superare i 30mila franchi: in quel caso si avrà tempo sino al 10 febbraio. D’altronde, sul piatto, potrebbero esserci opere di un certo valore: i nomi degli autori (una volta verificati) ne sono una garanzia.