Mendrisiotto

'Una buona annata' per Chiasso e Mendrisio

I sindaci dei due poli, Bruno Arrigoni e Samuele Cavadini, tra bilancio dell'anno ormai concluso e buoni propositi in vista delle sfide future

La Supsi aprirà a Mendrisio nel 2020 (archivio Ti-Press)
27 dicembre 2019
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La fine dell’anno è per tutti l’occasione propizia per tracciare un bilancio di quello che è stato e per pensare agli obiettivi per l’anno nuovo. Anche per i sindaci di Chiasso e Mendrisio, Bruno Arrigoni e Samuele Cavadini, è tempo di bilanci e buoni propositi. Le sfide che attendono i due poli del Distretto nel futuro immediato sono del resto ancora molte e, dopo la pausa per le feste di fine anno, di lavoro sui tavoli dei rispettivi Municipi non ne mancherà di certo.

L’annata è stata ‘positiva’

Partiamo quindi dal bilancio, che per forza di cose si limita ai punti principali di quanto vissuto dalle due amministrazioni comunali. Che anno è stato il 2019? «Tutto sommato è stato un buon anno durante il quale siamo riusciti a centrare gli obiettivi che ci eravamo fissati – commenta Bruno Arrigoni –. Da due anni stiamo affrontando una manovra finanziaria e siamo riusciti a progredire su questa linea, raggiungendo un pareggio d’esercizio senza fare ulteriori debiti. Da un paio d’anni assistiamo inoltre all’arrivo di aziende attive nel settore digitale». Il Municipio di Chiasso si era fissato «due obiettivi politici interni – aggiunge il sindaco – vale a dire la revisione del Regolamento organico dei dipendenti (Rod) per il quale siamo in dirittura d’arrivo (il documento si trova attualmente all’esame delle commissioni interne e dei sindacati) e la prima valutazione interna del personale». Passando agli obiettivi più ‘visibili’, Arrigoni ricorda «l’inizio dell’attività del Centro di soccorso cantonale pompieri del Mendrisiotto, che è stato un punto molto importante». Anche per la Città, fa sapere Samuele Cavadini, «è stato un anno positivo culminato con l’iscrizione delle Processioni storiche nella lista dei beni immateriali dell’Unesco. Decisamente un ottimo successo». Accanto al prestigioso riconoscimento, il sindaco di Mendrisio cita «il progetto del centro culturale La Filanda, che quest’anno ha dimostrato tutta la sua forza e ha dato prova di essere un progetto che dà un grande valore aggiunto a Mendrisio». Nell’anno sono inoltre «stati avviati o abbiamo continuato a lavorare su altri dossier, come il Piano direttore comunale e altri progetti più piccoli legati alla pianificazione o alla riqualifica di zone nei vari Quartieri che non hanno ancora visto la luce ma sui quali stiamo lavorando».

I momenti da ricordare

Un anno, si sa, è fatto di momenti belli e momenti brutti. Iniziamo dalle note liete. Quali sono i punti da ricordare? «Oltre al già citato consorzio pompieri del Mendrisiotto – risponde Arrigoni – è stata una grande soddisfazione aver ricevuto il premio Doron per la cultura, un premio svizzero assegnato per la prima volta a un comune che testimonia che quello che viene proposto al Centro culturale di Chiasso è apprezzato e ha un certo valore». Nella lista del sindaco di Chiasso ci sono anche «i nuovi contatti con la Città di Como. Contatti concreti che oltre alle luminarie natalizie hanno portato al parco insubrico e a una lettera congiunta alle Ferrovie in vista di AlpTransit, dato che sul tema abbiamo la stessa visione». Nella memoria di Samuele Cavadini ci sono «l’ottenimento del riconoscimento Unesco per le nostre Processioni e la già citata Filanda – spiega –. Il centro culturale sta dando tanto alla comunità: questo primo anno di vita piena ha spinto il Municipio a mettere in cantiere i lavori per la seconda fase». Il messaggio con la richiesta di credito di 2,1 milioni per proseguire nella ristrutturazione dello stabile (cfr. ‘laRegione’ del 2 dicembre) verrà votato dal Consiglio comunale nel corso del 2020. Tra i punti da ricordare vi sono anche «i vari progetti attivati nei Quartieri, il Consorzio pompieri del Mendrisiotto e la certificazione di ‘Città dell’energia Gold’».

E quelli da dimenticare

Dopo il positivo tocca al negativo. C’è qualcosa che non è andato come avreste voluto? «Niente di particolare, anche se è un po’ frustrante la lentezza nel mandare avanti certi progetti – aggiunge Cavadini –. Ultimamente ci siamo concentrati su traffico e ambiente: ci stiamo lavorando ma si fa fatica a trovare una soluzione. Bisognerà spingere di più, con tutti gli altri enti chiamati in causa. È deludente non essere riusciti a risolvere subito il problema: di miglioramenti ce ne sono stati, ma non sufficienti per far rientrare la situazione a livelli accettabili». Bruno Arrigoni è sulla stessa lunghezza d’onda. «Grossi grattacapi non ne abbiamo avuti – conferma –. Mi ha però lasciato perplesso il comportamento delle ex regìe federali che continuano a spostare posti di lavoro da Chiasso, concentrandoli in altri luoghi. Questo non aiuta, e mi preoccupa, anche per il futuro data la situazione generale del mercato del lavoro».

Gli auguri per il nuovo anno

I nomi di Bruno Arrigoni e Samuele Cavadini compariranno sulle liste – Plr – alle prossime elezioni comunali di aprile. Quali sono i buoni propositi e gli auguri che vi sentite di fare ai vostri comuni? «Auguro che ci sia un po’ più di serenità in generale e un ambiente positivo e costruttivo non solo in politica ma in tutta la società – è l’auspicio di Samuele Cavadini –. Stiamo vivendo un momento di grandi difficoltà: se cerchiamo di andare d’accordo e fare lavoro di squadra, diventa tutto un po’ più facile». Al suo Comune, augura invece di «migliorare gli aspetti legati ad ambiente, traffico, territorio e quindi alla qualità di vita – conclude Samuele Cavadini –. L’anno prossimo, grazie all’apertura della Supsi, avremo nuove persone e quindi nuovi progetti e mentalità. Spero che questo porti novità e stimoli per vedere le cose in maniera diversa».

L’augurio di Bruno Arrigoni è quello di «un anno pieno di salute e lavoro per tutti, perché se c’è il lavoro ci sono molti meno problemi». E per la cittadina di confine? «Abbiamo due promozioni immobiliari che dovrebbero partire – la riconversione in uffici del Centro Ovale e il progetto all’ex Fernet Branca che ridisegnerà l’entrata alla dogana stradale – e che sono sicuramente molto interessanti per Chiasso». Sul tavolo vi sono anche il comparto della ferrovia e l’aggregazione, «un discorso da riprendere dopo il mese di aprile – conclude Bruno Arrigoni –. L’appello del legislativo di Chiasso è un dato politico molto importante. Non essere aggregati è un handicap per tutto il Basso Mendrisiotto».