La Corte di Appello ha però derubricato un episodio da lesioni gravi a lesioni semplici. I fatti hanno coinvolto una famiglia del Mendrisiotto
Un caso derubricato da lesioni gravi a lesioni semplici ma condanne confermate. È questa la sentenza emessa questa mattina dalla Corte di Appello e revisione penale di Locarno nei confronti della madre, del padre e del nonno condannati per violenze domestiche. Cinque gli episodi che, nel dicembre scorso, avevano portato la Corte delle Assise criminali di Mendrisio a pronunciare una sentenza per tentato omicidio. I fatti risalgono al periodo compreso tra il febbraio 2016 e il gennaio 2017 e hanno coinvolto una famiglia residente nel Mendrisiotto. L'accusa è stata formulata dalla Procuratrice pubblica Valentina Tuoni.
Nei confronti della donna, difesa dall'avvocato Pascal Cattaneo, la Corte ha confermato la condanna 8 anni di carcere, e questo nonostante un caso di violenza ai danni di un figlio sia passato da lesioni gravi a lesioni semplici.
Respinte, per contro, le richieste di Appello formulate dal marito della donna (difeso dall'avvocato Stefano Camponovo) e dal nonno delle vittime (rappresentato dal legale Marco Masoni). Le loro condanne sono state confermate a 3 anni (metà sospesa per un periodo di prova di 4 anni) e, rispettivamente, 16 mesi (di cui 10 sospesi per 4 anni).
Le parti attenderanno ora le motivazioni scritte della sentenza. Da quel momento avranno 30 giorni di tempo per rivolgersi o meno al Tribunale federale di Losanna.