Mendrisiotto

Chiasso testerà la figura dell'operatore di prossimità

Il nuovo servizio sociale andrà in sostegno delle persone emarginate confrontate con problemi di dipendenza. Si comincia con un progetto 'pilota' di sei mesi.

31 luglio 2019
|

Il Municipio di Chiasso tende la mano alle persone emarginate e confrontate con problematiche di dipendenza da alcool e sostanze. E lo fa introducendo la figura dell'operatore di prossimità, incarico di intervenire presso situazioni che, da tempo e in maniera manifesta, denotano stati di rilevante disagio con conseguenti dinamiche sociali negative. 

Proposto dai dicasteri Socialità e Sicurezza pubblica, il nuovo servizio – si legge in un comunicato diramato dal Comune – “funge da cerniera tra l'utenza e gli interlocutori politici e istituzionali preposti a lavorare in un'équipe multiprofessionale con una funzione complementare a quella dei colleghi, col fine di individuare risposte concertate ai bisogni espressi dall'utenza”. Compito essenziale dell'operatore di prossimità sarà la ricostruzione di un legame di fiducia con le istituzioni per le persone che hanno rotto i legami con la rete di specialisti. A questo proposito, la nuova figura sociale svilupperà – attraverso la disponibilità dell'incontro – un rapporto di presenza, costanza e stabilità. Una sorta di intervento di 'riduzione del danno', scrive il Municipio, a beneficio di soggetti dipendenti da alcool e sostanze che si trovano in uno stato di emarginazione. 

“L'azione dell'operatore di prossimità (una figura introdotta in collaborazione con Ingrado-servizi per le dipendenze, ndr) è immediata ed educativa sui bisogni primari e sulla riduzione dei danni generati dalla vita di strada”. Facilita inoltre “lo sviluppo di un progetto individuale e svolge in chiave conoscitiva l'analisi delle rappresentazioni che la popolazione ha nei confronti di questa tipologia di utenza”. 

Si comincia con un periodo di sperimentazione 

Il Municipio comunica che saranno attivate due figure educative con una percentuale totale del 60%, inizialmente per un periodo di sperimentazione di sei mesi. I costi saranno assunti in parti eque da Comune e Ingrado. Al termine della fase 'pilota', sarà stilato un rapporto dettagliato in base al quale si deciderà se dare seguito al progetto, considerando l'ipotesi di estenderlo a livello regionale.