Mendrisio

L'ex infermiere del Beata Vergine ossessionato dalla morte?

Esoterismo e decapitazioni tra le ricerche del 44enne sospettato di avere ucciso malati terminali. Emergono anche scambi di foto di pazienti defunti

(Ti-Press)
7 luglio 2019
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Una nuova perizia psichiatrica cercherà di chiarire l’ossessione per la morte che abiterebbe nella mente dell’ex infermiere 44enne dell’ospedale Beata Vergine di Mendrisio, sospettato di aver ucciso malati terminali alterando i dosaggi di farmaci. È quanto riferisce oggi il Caffè, riportando le "insane passioni per la morte e per l'aldilà' e gli interressi sull'esoterismo" delle quali diversi colleghi di lavoro sarebbero stati a conoscenza. Le 'abitudini' online dell'uomo presenterebbero ricerche sui Rosacroce, una confraternita esoterica, e video delle decapitazioni dei terroristi dell’Isis. Una ‘fissa’, dunque, che potrebbe avvalorare il suo trovarsi dietro le sbarre con l'accusa di omicidio intenzionale.

Sempre dalle pagine del domenicale emerge l’eventualità che l’infermiere possa avere agito con “una sorta di complicità” con alcuni colleghi, per quanto emergerebbe dagli scambi di foto di pazienti defunti “almeno in un caso, immediatamente dopo il decesso “ e messaggi in Whatsapp. Proprio questi elementi sarebbero la base dei sospetti della procura, che ha chiesto a Losanna le cartelle cliniche perché vengano analizzate.

Nell’attesa che si riesca a fare luce su una vicenda che nel post arressto ha visto l’accusato destinatario della stima di molti colleghi e di molti attestati di vicinanza, il 19 luglio scade per la terza volta il termine della carcerazione preventiva.