Mendrisiotto

Turismo nel Mendrisiotto, 'previsioni sconfessate'

Per la direttrice Nadia Fontana Lupi il risultato del 2018 ‘non è soddisfacente’. Lo scorso anno un ulteriore calo dei pernottamenti

Ti-Press
15 giugno 2019
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Previsioni sconfessate e la conferma delle percezione di incertezza in merito ai cambiamenti in atto hanno portato l’Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Otr) a chiudere il 2018 con un risultato “non soddisfacente”. La direttrice Nadia Fontana Lupi non si è nascosta, giovedì, durante l’assemblea tenutasi a Riva San Vitale. “Le nostre previsioni sono state sconfessate”, ha ammesso. E questo “malgrado” – questo il termine utilizzato per aprire la sua relazione – le premesse e una “motivazione forte perché siamo consapevoli di partecipare a un progetto regionale importante che sta comunque dando grandi soddisfazioni”. Lo scorso anno nel Mendrisiotto è stata registrata una diminuzione di 18’563 pernottamenti alberghieri a fronte di un piccolo numero di strutture che ha ottenuto un risultato in linea o migliore con l’anno precedente. Il Mendrisiotto, ha aggiunto Nadia Fontana Lupi, “è una regione piccola ed è fragile, in quanto malgrado l’eccezionalità di alcuni prodotti e offerte turistiche, il ridotto numero di pernottamenti ci preclude a priori la possibilità di incassare e quindi investir maggiormente nella promozione per far conoscere un angolo del Ticino che è davvero la regione da scoprire”. Il punto fermo, ha aggiunto la direttrice, “resta il lavoro in ambito turistico che si fa in una regione, il prodotto che si sviluppa, si cura, si prepara per accogliere gli ospiti. Un prodotto che ha la necessità di evolvere malgrado tutto, un prodotto nel quale è necessario investire per mantenere alta la ‘reputazione’ di una destinazione turistica”. Nella regione, a mente di Nadia Lupi, c’è ancora molto lavoro da fare. “Se le competenze e la visione dei responsabili delle strutture ricettive non evolvono con tempi e situazioni, in futuro altre strutture saranno destinate a chiudere, con importanti conseguenze anche per la nostra organizzazione turistica, che pur consapevolmente cerca da numerosi anni di offrire il necessario sostegno”.

Il piano delle attività

L’Otr ha continuato a sviluppare le sue attività anche nel corso dello scorso anno lavorando nei campi strategici (enogastronomia, esperienza turistica sul Monte Generoso e Monte San Giorgio, Parco archeologico di Tremona, Cave di Arzo e Processioni della Settimana Santa, con allestimento e consegna del dossier di candidatura alla Lista dei Beni immateriali culturali dell’Unesco; la risposta è attesa per il mese di dicembre). L’organico è stato completato con una ‘content manager’ che si sta occupando dei “contenuti digitali ed emozionali, diventati strumenti di comunicazione attiva assolutamente indispensabili”. Seguire il lavoro in ambito web e social comporta “competenze specifiche che nella regione mancano a molti dei nostri partner – ha concluso Nadia Fontana Lupi –. Per questo avevamo lanciato la proposta di creare un ‘centro di competenze regionale’ per gli ambiti social e la comunicazione”. Una proposta “sulla quale torneremo perché vitale per il futuro turistico regionale”. L’assemblea ha approvato i conti consuntivi, chiusi con un avanzo di 351 franchi. A contribuire al risultato, ha spiegato il presidente del Cda Moreno Colombo, è stato “un imprevisto favorevole”: i 190mila franchi da investire in attività di pubblica utilità stanziati dalla Nckm Sa. La somma ha permesso di affrontare il fallimento della società che aveva in affitto la palazzina di via Maspoli e il successivo trasloco da piazzale alla Valle a via Maspoli, nella sede sistemata dalla squadra esterna dell’Otr.

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