Mendrisiotto

Il Mendrisiotto, ‘l'altro’ turistico che piace

La direttrice Nadia Fontana Lupi ricorda di un 2020 per certi versi sorprendente e le prossime sfide che attendono l'Organizzazione turistica regionale

Nadia Fontana Lupi (archivio Ti-Press)
9 gennaio 2021
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Quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato «un anno strano, per certi versi veramente sorprendente» anche per il turismo. A spiegarlo è Nadia Fontana Lupi, direttrice dell'Organizzazione turistica regionale (Otr) Mendrisiotto e Basso Ceresio. «Abbiamo capito che il Mendrisiotto ha molte più opportunità di quelle che pensavamo. Ci siamo resi conto che, proprio in un momento come questo dove la gente vuole cercare altro, il Mendrisiotto fa parte di questo ‘altro’: non è un déjà vu, ma qualcosa da scoprire». L'anno è stato caratterizzato da «una fortissima insicurezza finanziaria» bilanciata con «un'estate che è andata benino». I conti del 2020 chiuderanno verosimilmente in rosso, ma le misure di risparmio attuate «aiuteranno a contenere le perdite». Nadia Lupi non nasconde che «quello che ci preoccupa, ma lo sapevamo, è il 2021. Anno – sottolinea la direttrice – in cui vogliamo, realizzare, fare e determinare un cambiamento. Per poterlo fare bisogna però poter lavorare, uscire e intascare qualche soldo per la gestione corrente». Negli ultimi anni l'Otr ha effettuato dei risparmi «pensando a progetti importanti per la regione e che potrebbero essere determinanti per il futuro. Non poter usare questo denaro perché non abbiamo i soldi per poter continuare, sarebbe una catastrofe». I soldi a disposizione sono collegati a quello che viene generato dal territorio. «In molti pensano che riceviamo denaro dal Cantone o da Ticino Turismo, ma non è così – puntualizza Nadia Lupi –. Se gli imprenditori lavorano bene, se alberghi, campeggi, appartamenti o residenze secondarie sono ben occupati, per legge possiamo incassare una tassa. Sulla base di questa tassa abbiamo i soldi da reinvestire per far crescere ulteriormente la regione e migliorarne la visibilità». L'incertezza finanziaria – «costante da marzo» – ha accomunato tutte le Otr. «Ci siamo sentiti molto più spesso del normale, cercando di allinearci per essere il più coerenti possibili». Così come ha fatto nel materiale dell'assemblea ordinaria per il voto sul preventivo 2021 – la seconda per corrispondenza della storia dell'Otr –, Nadia Lupi ha parole di merito anche «per il mio team, che ha dimostrato ottimi affiatamento e collaborazione anche nella nuova formula del lavoro da casa». 

Una reputazione da migliorare

In un anno segnato da poca comunicazione, a causa dell'annullamento della maggior parte degli appuntamenti, Nadia Lupi e i suoi collaboratori hanno cercato di «utilizzare il tempo al meglio par fare in parte cose nuove (come renderci più digitali e formarci) e per concretizzare ancora di più quei progetti che crediamo debbano essere sviluppati nella regione nei prossimi 2-3 anni». La priorità è stata data al prodotto. «L'ho sempre sostenuto – continua la direttrice dell'Otr –. Sono convinta che nella regione Mendrisiotto e Basso Ceresio sia importante strutturare l'offerta, migliorare collaborazioni e messa in rete, valutare e sistemare punti deboli o carenti per poter andare a dire ad alta voce che il Mendrisiotto esiste e che anche qui si può venire a fare dei soggiorni». Una prima risposta la si è avuta nel corso dell'estate, quando la regione, come il resto del Ticino, è stata scelta come meta per le vacanze estive da turisti svizzero tedeschi e romandi. «Con Ticino Turismo abbiamo organizzato delle campagne a livello svizzero: era giusto far vedere che il Ticino c'era, ed era pronto a soddisfare i bisogni dei clienti storici». La stagione, come anticipato, è andata «benino. Meno bene che a Locarno e Lugano perché non abbiamo le stesse strutture ricettive e soprattutto la stessa reputazione». Una caratteristica che dovrà essere migliorata. «Per migliorare la reputazione della nostra destinazione bisogna lavorare sui prodotti, e quindi sull'offerta». Oltre al lavoro degli albergatori, sostenuti anche dal progetto ‘Scopri il Mendrisiotto’ presentato con l'Ente regionale di sviluppo, Nadia Lupi evidenzia che il risultato dei campeggi «sarà eccellente, al di sopra di ogni aspettativa» anche nel Mendrisiotto.

La (ri)scoperta del territorio

Nell'anno del Covid-19 sono state molte le persone che hanno (ri)scoperto il territorio. «Il Parco archeologico di Tremona e il Museo dei fossili di Meride sono stati per esempio molto visitati, e non solo da stranieri, ma anche da persone provenienti da tutto il Ticino». Fatto, questo, che per Nadia Lupi «aiuta per la reputazione perché se siamo buoni ambasciatori della nostra regione e del nostro Cantone, anche gli altri lo percepiranno molto più positivamente». Altro punto da ricordare è l'apertura della locanda con alloggio San Silvestro a Meride. «Una piccola chicca sulla quale abbiamo lavorato per molto tempo con i promotori e che ha avuto da subito successo, a riprova che le offerte di qualità piacciono e che le persone cercano cose più emozionanti». La Rassegna gastronomica si è invece tenuta come da programma. «È stato un atto molto coraggioso da parte dei ristoratori perché abbiamo iniziato a ragionare sull'edizione dello scorso autunno nel mese di aprile, in pieno lockdown. Siamo stati fortunati perché i piatti hanno potuto essere proposti, con buoni risultati, per quasi tutto il mese di ottobre.

Il San Giorgio apre alle bike

Tra i progetti che verranno concretizzati nel corso del 2021 ce ne sono due legati alle bike che vedranno la luce sul Monte San Giorgio. Il primo è un itinerario che dovrebbe essere pronto entro il mese di giugno (per il progetto analogo sul Monte Generoso bisognerà invece aspettare l'approvazione del Puc, il Piano di utilizzazione cantonale). In primavera verrà invece inaugurato l'itinerario ‘Murat Pelit’ per biker a tre ruote. Restando nel tema delle due ruote, il ‘Gran giro del Monte San Giorgio’ – l'itinerario che da Capolago va a Rancate, Serpiano, Brusino, Riva San Vitale per tornare a Capolago, sarà inserito anche in ‘Svizzera Mobile’.

Grotta dell'Orso (anche) digitale

Passando all'altra montagna, il Monte Generoso, «stiamo lavorando per la riapertura della grotta dell'orso – aggiunge Nadia Lupi –. Nell'ambito del progetto Interreg in corso, i lavori sul sentiero verso la grotta sono terminati». Sono inoltre stati posati dei totem lungo i percorsi vetta-grotta e Orimento-grotta. «Avremo una app che permetterà di prenotare le visite in grotta ma anche, quando la grotta sarà chiusa (le visite saranno permesse solo con una guida specializzata), di avere una piccola esperienza digitale». Nel corso della primavera ci svolgeranno i lavori di ripristino del sentiero Roncapiano-Muggiasca. Grazie a questi lavori, finanziati in parte anche dei Comuni di Breggia e Castel San Pietro, «i collegamenti verso Bellavista e la Vetta saranno completati». Entro l'autunno l'Otr aprirà anche un infopoint alla stazione di Mendrisio. Di lavoro, insomma, non ne mancherà.