Giro di opinioni tra i capigruppo in vista del referendum del 25 novembre. I cittadini si esprimeranno sulla variante di Pr che getterà le basi alla casa anziani
Il 25 novembre sarà un giorno che a Vacallo non verrà dimenticato facilmente. La giornata rappresenterà infatti il crocevia per la futura casa anziani. All’esame delle urne ci sarà la variante di Piano regolatore che getterà le basi alla struttura e ai futuri contenuti comunali. La variante, come noto, è stata voluta dal Municipio e dalla maggioranza del Consiglio comunale ma osteggiata da un Referendum. Abbiamo chiesto un primo parere ai capigruppo Paolo Figini (Ppd), Marco Frigerio (Us-I Verdi), Attilio Gorla (Plr) e Aleksandra Terrier (Lega-Udc).
Figini: La posta in gioco è decisiva. Un voto contrario impedirebbe innanzitutto di costruire una casa anziani in quel sedime, ma – realisticamente – temo metterebbe fine anche alla possibilità di vedere realizzata una casa anziani a Vacallo. Da un lato a Vacallo non ci sono altri terreni che permetterebbero di realizzare quel progetto, dall’altro lato dubito che la Fondazione sarebbe disposta ad aspettare anni e anni in attesa di un’alternativa che nessuno vede. L’accoglimento del referendum lascerebbe inoltre irrisolta la questione del campo sportivo, che, viste le dimensioni, non può essere utilizzato per partite ufficiali, ma che necessiterà di ingenti investimenti.
Frigerio: La variante di Piano regolatore è un passo indispensabile per poter procedere con l’edificazione della casa per anziani. Qualora questa non venga approvata, non sarà possibile procedere con il progetto, facendo un passo indietro di parecchi anni.
Gorla: Ben 395 cittadini hanno sottoscritto il referendum dimostrando un grande interesse per questo tema molto sentito. La popolazione potrà esprimersi sul futuro dell’ampia zona verde della Valle Spinée ora adibita a svago e sport interessata dalla pianificazione dei nuovi insediamenti.
Terrier: Non solo è importante ma è determinante, poiché da essa dipende il futuro del villaggio degli anziani a Vacallo. Purtroppo, chi dopo anni dall’inizio di questa avventura e della trattativa con la Fondazione San Rocco ha con leggerezza scaldato gli animi mettendo in discussione l’intero progetto, forse non si rende conto che, votando contro, finirebbe col precludere al nostro Comune la possibilità di partecipare alla realizzazione di quest’importante opera.
Figini: La soluzione elaborata da Municipio e Consiglio comunale presenta a mio avviso diverse opportunità: gran parte dell’investimento sarebbe sostenuta dalla Fondazione San Rocco, che ha pensato per Vacallo una struttura all’avanguardia; la casa anziani di Vacallo sarebbe messa in rete con quelle di Morbio Inferiore e Coldrerio, a vantaggio della qualità e dell’efficienza; a Vacallo verrebbero creati un centinaio di posti di lavoro, con relativo beneficio sul gettito fiscale; verrebbe realizzata un’innovativa rete di teleriscaldamento promossa da Cantone e Confederazione e valorizzata un’ampia zona verde attualmente poco sfruttata. Con il consenso delle altre forze politiche sarà inoltre possibile realizzare degli spazi coperti, non solo a destinazione sportiva, che permetterebbero di rafforzare il contatto tra generazioni.
Frigerio: Una casa per anziani è una necessità per la regione e per Vacallo andando a coprire una carenza di posti letto e ad aumentare posti di lavoro. Come Unione Socialista sono anni che ci battiamo per l’edificazione a Vacallo di una struttura di questo tipo.
Gorla: Si voterà sulla variante di Piano regolatore che contempla più infrastrutture (palestre, sala multiuso, posteggi, ostello ecc.) di cui la casa per anziani è, seppur importante, solo un elemento. Il Basso Mendrisiotto necessita di infrastrutture per gli anziani. È un problema regionale e non solo di Vacallo e come tale deve essere visto. La casa anziani a Vacallo è il contributo integrato nel complesso più ampio del Parco San Rocco che concorre a soddisfare gli interessi regionali.
Terrier: Vacallo dispone di uno spazio adatto, situato nel verde e non lontano dal centro del paese, che è attualmente occupato da un centro sportivo con un campo da calcio nemmeno più regolamentare. Costruendo la casa anziani, si andrebbe a riqualificare l’intera area, creando un polo vitale e all’avanguardia per quanto concerne l’interazione tra generazioni, permettendo nel contempo al Comune di dotarsi di ulteriori spazi multifunzionali. La creazione di nuovi posti di lavoro è inoltre un fattore importante che non va dimenticato.
Figini: A Vacallo non ci sono altri sedimi che potrebbero accogliere un progetto innovativo come quello che vorremmo realizzare: né il Plr in Consiglio comunale, né ora i promotori del referendum hanno mai proposto una seria alternativa. È ora di procedere con passi concreti: talvolta ho l’impressione che alcuni fautori del referendum puntino in realtà a realizzare la casa anziani altrove.
Frigerio: Un vero piano B non esiste. Nel caso la variante non venga approvata sarà necessario capire quali sono i motivi alla base di questa scelta e muoversi rapidamente per non perdere l’opportunità di collaborare con la Fondazione San Rocco. Sarà necessario capire quale sia il problema di fondo. La casa anziani in sé? Il luogo? Oppure le strutture accessorie che potrebbero venire edificate a completamento del parco. Potrebbe essere necessario ricominciare l’iter.
Gorla: Il gruppo Plr in Cc ha riconfermato il sostegno alla realizzazione della casa anziani sul territorio di Vacallo. Sarà compito del Municipio riaprire l’incarto, darsi delle priorità circa i contenuti e riesaminare le proposte volte alla ricerca di una soluzione praticabile e sostenibile per una casa anziani inserita nel contesto urbanistico del paese. In questo senso le alternative valide si possano trovare.
Terrier: Non so nemmeno se varrebbe la pena di proporre un piano B. Banalizzare il tutto e finire con l’avere l’ennesima casa anziani ‘vecchio stile’ equivarrebbe ad affossare il progetto iniziale come concepito e rinnegare i valori che vi stanno alla base, poiché al giorno d’oggi la tendenza è quella di proporre servizi più moderni, interdisciplinari, connessi con l’esterno e che garantiscano una certa vicinanza con la comunità ai loro ospiti. Se non ci dovessimo dimostrare interessati a collaborare con la San Rocco, il treno passerà senza che noi riusciremo a salirci e qualcun altro ne approfitterà.