Partita la raccolta firme contro la variante di Piano regolatore volta alla realizzazione della struttura. Al centro i dubbi sull'accesso stradale
Tanto tuonò che alla fine piovve. Sulla realizzazione della casa per anziani a Vacallo è stata lanciata la raccolta firme. Un gruppo di cittadini, negli scorsi giorni, ha di fatto cominciato a raccogliere consensi nella domanda di referendum che si oppone alla variante di Piano regolatore che – citiamo – “prevede la realizzazione di una casa anziani presso il centro sportivo Conca Bella”. I promotori della raccolta firme, in sostanza, vogliono sottoporre al voto popolare la risoluzione del Consiglio comunale dell’11 giugno scorso, quella che, di fatto, con 17 voti favorevoli e 8 contrari (i liberali che già, per mano dei rappresentanti in Commissione Piano regolatore, avevano redatto un rapporto di minoranza) ha permesso di approvare il Messaggio municipale concernente la già menzionata variante di Piano regolatore. A non piacere è soprattutto la strada di accesso alla futura casa anziani. Inizialmente il Municipio aveva proposto di creare una nuova strada di collegamento dal cimitero, idea però bocciata dal Dipartimento del territorio. Indi per cui, si è optato per l’accesso da via Concabella. Il lancio dell raccolta firme «non è un fulmine a ciel sereno» spiega, da noi raggiunto, il sindaco di Vacallo Marco Rizza. Sindaco che non nasconde un sentimento di «tristezza» a fronte del fatto che «ci si basi soltanto sulla strada d’accesso perdendo di mira l’entità e le finalità del progetto». Tutto ciò senza dimenticare «il valore aggiunto che, una volta terminato, questo progetto porterebbe a tutto il comparto della zona Conca Bella». Sulla strada in questione sono stati eseguiti anche due studi sulla viabilità che, alla luce delle risultanze, hanno evidenziato che vi sarà qualche passaggio veicolare in più al giorno. Una situazione, si lascia intendere, comunque sostenibile. La questione, però, è delicata. Ad essere ‘minacciato’ ora, non è solamente l’accesso al futuro edificio, bensì l’intero cammino svolto in questi anni di progettazione e pianificazione. È anche da qui che prende avvio la riflessione di Marco Rizza: «A chi verrà sottoposto il referendum (di conseguenza la possibilità di firmarlo, ndr) spero si sia informato su quelle che possono essere le conseguenze». Perché una bocciatura alle eventuali urne, con voto popolare, «vorrebbe dire azzerare la decisione del Consiglio comunale e di conseguenza – sottolinea – rimettere in discussione un progetto che ha sei anni di storia». In sostanza, rammenta, si metterebbe «veramente a repentaglio uno studio lungo e serio, come pure gente disposta a finanziare oltre 24 milioni di franchi». Pensiero, quest’ultimo, rivolto alla Fondazione Casa San Rocco e al Cantone.
Per sciogliere ogni dubbio, soprattutto quelli che potrebbero essersi insinuati nelle menti dei confinanti, il Municipio ha organizzato una serata informativa che si terrà il 3 luglio. Incontro, come detto, voluto per gli abitanti di via Concabella. «La nostra intenzione – spiega il sindaco – è quella di entrare nei dettagli anche per quel che concerne le misure di messa in sicurezza e adattamento alla viabilità». Un momento di riunione, ci fa inoltre notare, voluto pure per sentire le opinioni e i consigli dei cittadini ‘toccati’ in prima persona. «Vogliamo trovare una soluzione in comune» ribadisce Rizza. Con l’auspicio finale rivolto alla cittadinanza: «Chiunque fosse intenzionato a firmare il referendum, prima senta quali siano le misure che si potrebbero adottare».