A Mendrisio, un gruppo apartitico di cittadini ha lanciato un referendum per opporsi a una nuova scelta urbanistica che arrecherebbe un’ulteriore insanabile ferita a un nucleo storico di valore protetto a livello cantonale. Lo scorso 21 marzo, come si ricorderà, la maggioranza del Consiglio comunale di Mendrisio ha approvato il messaggio municipale inerente l'adozione della variante di Piano regolatore della Città di Mendrisio /Sezione Mendrisio - Comparto speciale “e” - Piazza del Ponte. Un concetto pianificatorio vecchio e incurante di una moderna politica di tutela e salvaguardia storica, culturale e paesaggistica. Il documento, ricorda il comitato referendario, permette fra l’altro di erigere una torre di un’altezza massima di 26 metri nel bel mezzo di un nucleo protetto a livello cantonale e segnalato nell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). La richiesta di oltre 3'000 cittadini di Mendrisio che nel 2007 sostennero la petizione a favore di una vera Piazza del Ponte libera da edifici invasivi e incongruenti e quale vero polo di aggregazione e animazione socio-culturale, “è così solo apparentemente stata accolta dall’autorità comunale. Anzi, la variante di PR elaborata dal Municipio e avallata dalla maggioranza del CC è ingannevole, poiché offre alle cittadine e ai cittadini solo una piazza “a tempo””.