Un centinaio di persone ha partecipato a una protesta del Coordinamento unitario per la Palestina. Il Municipio: ‘Il diritto di manifestare è legittimo’
“Non era stata richiesta un’autorizzazione, ma il diritto di manifestare è legittimo”. Questo è quanto risponde l’Esecutivo luganese a un’interrogazione del gruppo della Lega (primo firmatario Lukas Bernasconi) in Consiglio comunale, che chiedeva chiarimenti in merito alla sicurezza e alle autorizzazioni per il presidio organizzato dal Coordinamento Unitario per la Palestina, in occasione del concerto dell’Israel Philharmonic Orchestra per la Giornata della memoria. Il Municipio sottolinea che “il diritto di espressione è un diritto costituzionale che non può essere vietato a priori, salvo situazioni straordinarie in cui il rischio per persone o cose è accresciuto”.
Nonostante la Lega avesse dichiarato che la polizia era assente, l’Esecutivo precisa il contrario: “Il dispositivo di sicurezza per la serata di giovedì 23 gennaio al Lac è stato allestito e gestito dalla Polizia cantonale, che ha confermato di aver garantito la sua presenza sia all’interno che all’esterno del Lac, adottando un approccio discreto per monitorare costantemente l’evolversi della situazione”. Il dispositivo preposto non ha dunque impedito la libertà di espressione dei manifestanti in quanto “non sono stati rilevati danneggiamenti o imbrattamenti e non risulta che si siano verificati atti violenti né, tantomeno, atti terroristici”. L’Esecutivo ha aggiunto che “la serata della memoria all’interno del Lac ha potuto svolgersi in un contesto di sicurezza”.