Luganese

All'esterno del Lac ‘una gestione deficitaria della sicurezza’

La Lega interroga il Municipio di Lugano sulla manifestazione organizzata in occasione della Giornata della memoria

Il presidio all’esterno del Lac
(Ti-Press)
29 gennaio 2025
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La presenza di “odiatori indisturbati” e la “gestione deficitaria della sicurezza” all'esterno del Lac di Lugano in occasione del concerto della Filarmonica israeliana, preceduto da un'intervista al professor Ivan Levkovits, sopravvissuto all’Olocausto, arrivano sui banchi del Municipio di Lugano. A tornare su quanto accaduto lo scorso 23 gennaio in occasione della Giornata della memoria è il gruppo della Lega (primo firmatario Lukas Bernasconi). I presenti, si ricorda nell'interrogazione, “molinari, sotto la nuova etichetta di un fantomatico coordinamento pro-Palestina, urlavano insulti al pubblico e incitavano all'odio e all’antisemitismo”. Il tutto senza “misure di sicurezza su piazza Luini, malgrado la situazione sarebbe potuta facilmente degenerare in disordini e danneggiamenti”.

Al Municipio di Lugano viene chiesta una valutazione su quanto accaduto all'esterno del Lac e se “non ritiene che l’accaduto possa aver danneggiato l’immagine della città, in considerazione del fatto che all’evento erano presenti anche tre ambasciatori”, se la manifestazione era autorizzata e se l'esecutivo intende “continuare a tollerare manifestazioni d’odio e di antisemitismo da parte di sedicenti coordinamenti pro Palestina”. Passando alla sicurezza, gli interroganti vogliono sapere come mai sullo spiazzo antistante al Lac “la polizia era assente malgrado la situazione a rischio di escalation, perché non sono nemmeno state posate delle transenne per tenere i manifestanti separati fisicamente dal pubblico” e se non ritiene che “la gestione della sicurezza sia stata quanto meno deficitaria”.

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