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‘Per la cultura indipendente una visione a lungo termine’

È l’auspicio di Noah Sartori (copresidente Associazione Idra): ‘Contenti che ci sia l’intenzione di proporre spazi, ma ci vuole un sostegno nel tempo’

In sintesi:
  • Oggi il terzo incontro del gruppo di lavoro istituito dal Municipio di Lugano con i rappresentanti della scena indie: si dovrebbe passare al coinvolgimento attivo di questi ultimi
  • Ancora recentemente è stato ribadito il sostegno politico, ma per la cultura dal basso ‘è importante che si dia un valore duraturo a eventuali investimenti iniziali’
Alla base delle riflessioni, il successo della Straordinaria, quasi due anni fa
(Ti-Press)
18 dicembre 2024
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Sostegno alla cultura indipendente, terzo atto. Si terrà oggi il terzo incontro tra il gruppo di lavoro istituito dal Municipio e la scena indie, il primo durante il quale si dovrebbe entrare nel vivo con un coinvolgimento diretto dei rappresentanti della cultura dal basso. Per l’occasione, abbiamo sentito il copresidente dell’Associazione Idra – che aveva organizzato due anni fa la Straordinaria –, Noah Sartori. Proprio il successo della Straordinaria, con circa 30’000 visitatori, ha avviato le riflessioni sfociate poi nella Carta della Gerra, documento sottoscritto da circa 3’500 persone in rappresentanza di 700 realtà, che pone le basi per il riconoscimento di questa cultura alternativa da parte delle istituzioni.

Il sostegno politico

Un riconoscimento e un sostegno che sembrano esserci e non vacillare, nonostante il periodo poco favorevole in ambito finanziario, con l’intesa – per ora solo orale – in Gestione da parte di Lega, Sinistra e Centro sul sostegno al messaggio in preparazione contenente la richiesta di credito di quasi 300’000 franchi per il restauro di alcuni edifici pubblici da mettere poi, eventualmente, a disposizione della scena. Un sostegno ribadito poi in un articolo della ‘Regione’. «Siamo contenti che le diverse forze politiche in Consiglio comunale (Cc) si siano espresse a favore di un maggior supporto alla cultura indipendente – sottolinea Sartori –. È un passo di apertura che era già stato compiuto da alcuni consiglieri comunali a luglio, quand’è stata presentata un’interrogazione sul tema che aveva trovato sostegno trasversale. Ora ci auguriamo che il gruppo di lavoro creato dal Municipio apra le riflessioni anche a dei rappresentanti della scena, di modo che questo lavoro si possa fare con un confronto costruttivo tra le istituzioni e gli attori coinvolti».

‘Importante capire dove si vuole andare’

E non è già così? «I primi due incontri avuti sin qui hanno avuto un carattere più di presentazione che di coinvolgimento attivo effettivo. È importante che nel gruppo di lavoro ci siano anche dei nostri rappresentanti e che questi possano contribuire al processo decisionale, per arrivare a delle conclusioni comuni. Ci auguriamo che durante l’incontro odierno si inizi a lavorare assieme sulle necessità e le esigenze della cultura indipendente. Il coinvolgimento è fondamentale per arrivare a delle richieste coerenti e condivise da sottoporre al Cc, che possano soddisfare i bisogni reali della scena». Sartori aggiunge che il fatto che da parte istituzionale – ricordiamo: nel gruppo ci sono il capodicastero Cultura Roberto Badaracco e il capodicastero Immobili Raoul Ghisletta – siano già emerse pubblicamente le proposte di eventuali spazi, senza che queste venissero prima discusse e approfondite con i rappresentanti della cultura indipendente, ha suscitato sorpresa. «Anche perché per noi è fondamentale affrontare la questione a tutto tondo – precisa –. E questo vuol dire, per noi, chinarsi su tutti gli aspetti contenuti nella Carta della Gerra. Quindi questo comporta l’affrontare il tema con uno sguardo che non si limiti unicamente al breve termine, ma affrontare una visione che permetta lo sviluppo sostenibile e ramificato della cultura indipendente nel tempo. È importante capire dove si vuole andare nel medio-lungo termine».

‘Dare un valore duraturo agli investimenti iniziali’

L’approccio comunque è costruttivo: «Sia chiaro, noi siamo contenti che ci sia l’intenzione di mettere a disposizione degli spazi per varie attività, anzi. Val comunque la pena sottolineare che si tratterebbe di un credito per il rifacimento di immobili della Città e non direttamente per la cultura indipendente. Ottimo che ci sia questo messaggio di base, il prossimo passo sarà affrontare anche la discussione su come le associazioni e gli artisti possano venir sostenuti nel tempo, analogamente a quanto già accade per le realtà istituzionali e certe realtà indipendenti per dare un valore duraturo a questi investimenti iniziali. Fermarsi a questo primo passo sarebbe poco virtuoso».

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