Luganese

Spazi culturali a Lugano, interrogazione interpartitica

Traspare un certo scetticismo verso il ‘gruppo di lavoro’ costituito dal Municipio cittadino

La Tour Vagabonde
(Ti-Press)
5 luglio 2024
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L'esperienza della Tour Vagabonde, altrimenti detta ‘La Straordinaria’, eretta nell'inverno 2023 sullo sterrato della Gerra, oltre ad animare la scena luganese con una moltitudine di eventi, come concerti, spettacoli, ma anche incontri, laboratori e altro, ha avuto l’effetto di riaprire il dibattito sugli spazi culturali in città. L’Associazione Idra si fece promotrice di un dibattito che scaturì nella ‘Carta della Gerra’ dove vennero focalizzati necessità e desideri in questo ambito. Inoltre organizzò, lo scorso 18 giugno, una serata di presentazione dedicata ai membri del Consigio comunale. Tuttavia, malgrado le premesse e le promesse, di risultati concreti ancora non se ne vedono; ciò che ha spinto dieci consiglieri comunali di diversi gruppi (Sinistra, Lega, Plr, Udc e Verdi) a presentare una interrogazione interpartitica. Prima firmataria, Nina Pusterla.

Qualcosa per la verità si è mosso come una ‘Indagine sulle musiche attuali; presentazione dei risultati’ realizzata dal Municipio che ha creato un gruppo di lavoro interno, coordinato dalla Divisione cultura. Gli obiettivi: rivedere gli attuali strumenti di sostegno alla cultura e trovare soluzioni praticabili a breve/medio termine per spazi di produzione culturale disponibili a tutti coloro che ne hanno bisogno, oltre che forme di collaborazione con privati.

Le domande dell'interrogazione partono proprio da qui. ­“Quando è stato composto il gruppo di lavoro interno? Chi ne fa parte? Come sono stati scelti i membri di tale gruppo? Perché le associazioni culturali indipendenti, eventualmente per il tramite dell’Associazione Idra, non sono ancora state coinvolte nel gruppo di lavoro? Se e quando verranno coinvolte, con quale modalità e a quali scopi lo saranno?”.

Dopo i quesiti sul metodo, ecco quelli sul piano pratico. “In che modo e in che tempistiche la Città intende rivedere la modalità di assegnazione degli spazi per la produzione e la fruizione culturale? Riguardo a due grandi progetti della Città, Ex Poste Viganello e Matrix: la Città intende coinvolgere le operatrici e gli operatori culturali indipendenti nella definizione degli spazi interni e dei loro possibili contenuti? Se sì, con che tempistiche? Se no, perché?”.

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