La Corte di appello e revisione penale ha condannato il 40enne a tre anni e nove mesi sospesi in favore di una terapia stazionaria
Non quattro anni e mezzo di carcere, integralmente sospesi a favore di una terapia stazionaria, come sancito in primo grado bensì tre anni e nove mesi sempre sospesi. La Corte di appello e di revisione penale (Carp) di Locarno ha ridotto la pena nei confronti del 40enne che a giugno 2023 aveva accoltellato un ‘amico’ di 46 anni in un appartamento di Vezia. La presidente della Carp, la giudice Giovanna Roggero Will, ha confermato i principali reati: tentato omicidio intenzionale, sequestro di persona, tentata coazione ripetuta. L’uomo, che ha impugnato la sentenza di primo grado, è stato invece prosciolto dall’imputazione di esposizione al pericolo della vita altrui.
L’episodio, lo ricordiamo, è avvenuto il 12 giugno 2023. I due amici, dopo aver trascorso insieme un pomeriggio all’insegna dell’alcol, hanno iniziato a discutere. Il 40enne, in preda a un forte nervosismo, ha sferrato tre coltellate alla schiena del 46enne. L’imputato, in primo grado, aveva dichiarato che non voleva fare male a nessuno e che non ricordava il motivo per cui avesse afferrato il coltello.
La vittima, difesa dall’avvocata Valentina Basic, ha ottenuto un risarcimento di quasi 10mila franchi come indennità per torto morale. La Corte d’appello ha infine confermato l’espulsione dal territorio elvetico per un periodo di 5 anni, al posto dei precedenti 7. La pubblica accusa, rappresentata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, aveva invece chiesto una pena detentiva di 4 anni e 9 mesi e l’espulsione per 10 anni. Per il suo difensore, l’avvocato Fabio Creazzo, andava invece prosciolto dall’accusa principale di tentato omicidio intenzionale e doveva essere sottoposto a un percorso terapeutico in una struttura specializzata per curarne le turbe psichiche.