Non minimizza la portata del problema ma non è troppo preoccupato Urs Luechinger, presidente della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca
A sorprendere non è tanto l’inquinamento, quanto l’assenza di comunicazioni ufficiali. Malgrado la presenza da circa un mese e mezzo di sbarramenti galleggianti nel lago sotto il viadotto dell’autostrada all’altezza di Melide, fino a oggi, non è venuto a galla nulla. A parte gli idrocarburi, che sono stati assorbiti dai cordoni posati dai pompieri. Insomma, nessuna informazione da parte delle autorità, se non su esplicita richiesta. Una modalità poco trasparente, forse dettata dall’apertura di un procedimento penale da parte del Ministero pubblico. Le indagini dovranno accertare le cause e le modalità dell’incidente che ha provocato la fuoriuscita di una quantità anch’essa da verificare del liquido inquinante nel lago (si parla di decine di litri, forse di più).
Nemmeno l’associazione dei pescatori è stata informata dalle autorità. Urs Luechinger, presidente della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca ha preso atto dell’inquinamento dopo la nostra telefonata. Per capirne la portata, lo abbiamo interpellato. Il presidente non intende minimizzare, ma precisa che «i riversamenti di idrocarburi nel lago non provocano grossi danni alla fauna ittica. A preoccupare di più, sono gli inquinamenti che avvengono, per fortuna sempre più raramente, lungo i fiumi, quelli sì che sono devastanti, come successo qualche anno fa a Mezzovico-Vira e a Lavizzara. Nel lago il contesto è talmente ampio, poi gli idrocarburi galleggiano sull’acqua e possono essere eliminati con gli strumenti che hanno i pompieri. Non vorrei sminuire la portata di quanto successo. Peraltro non ne conosco i dettagli, però, qualche danno maggiore potrebbe esserci se l’inquinamento avesse toccato le rive, dove magari ci sono canneti o particolari ecosistemi».
Luechinger rileva che «quella zona di lago, a ridosso dello sbarramento, è particolarmente pescosa e in queste ultime settimane i pescatori non sono mancati, con 4-6 barche, e pescano pesce persico. Questo significa che l’inquinamento non ha causato particolari danni alla fauna ittica». Ci sono stati dei precedenti simili? «Nel lago ci sono diversi precedenti. Recentemente, durante i temporali forti come la scorsa primavera, in zona Lanchetta a Lugano, alcune barche sono affondate provocando un inquinamento in quel comparto. Come per Melide, anche alla Lanchetta non ci sono stati problemi per la fauna ittica. Riversamenti del genere capitano, purtroppo, e generano problemi. Per fortuna succede sempre di meno».