Ha preso il posto dei vecchi stabili: sabato le porte aperte, in corso la raccolta di donazioni
Tre anni di lavori e un investimento di 11,3 milioni di franchi: al termine di questo importante sforzo la Fondazione La Fonte può finalmente inaugurare la nuova casa Fonte 3 di Neggio. Il trasloco nel nuovo immobile è in realtà già avvenuto alla fine dell'anno scorso, ma le operazioni di abbattimento dei vecchi stabili si sono protratte fino all'estate di quest'anno.
Domani, sabato 19 ottobre, è in programma l'inaugurazione, alle 11 la parte ufficiale, e con una giornata di porte aperte fra le 14.30 e le 17.30. Ci sarà modo di conoscere gli spazi interni ed esterni (c’è un'area di svago aperta alla cittadinanza), le attività degli atelier e gustare i prodotti tipici, dolci e salati del ‘Fornaio’ della stessa Fonte.
La fondazione gestisce da più di 30 anni Fonte 3 a Neggio: è una casa dove vivono e sono occupate persone con disabilità, la maggior parte delle quali tra i 50 e i 65 anni. La precedente collocazione nell’ex pensionato delle scuole di avviamento professionale e nei locali dell’adiacente Villa Soldati risultava essere sempre più inadeguata rispetto alle esigenze degli utenti che soffrono sempre più, ad esempio, di difficoltà di deambulazione e orientamento, si legge in una nota della fondazione. L’infrastruttura, oltre che poco accogliente, risultava anche poco funzionale per il lavoro degli operatori. Ecco dunque casa Fonte 3, che dispone di 24 posti in quattro piccole unità abitative con sei camere singole, un'area comune e una zona cucina. I bagni sono dotati di strutture moderne, anche con vasche da bagno sollevabili che permettono inoltre agli operatori di lavorare in modo più sicuro. L'area occupazionale include spazi per attività creative, esperienze sensoriali, attività musicali e di movimento.
La campagna di raccolta donazioni per completare il finanziamento dell’opera è tuttora in corso, anche online sul sito della Fonte https://www.lafonte.ch/fonte-3. L'obiettivo è raggiungere i due milioni di franchi, al momento sono stati raccolti 1,7 milioni da fondazioni, aziende e privati. La fondazione ha impegnato in questo progetto anche 4,8 milioni fra mezzi propri e una linea di credito.
Con Lorenzo Emma, presidente del Consiglio di Fondazione, facciamo il punto della situazione. «L'attività della Fonte a Neggio prima era ubicata in quattro stabili tra cui un vecchio convitto, la Villa Soldati, una palestra e uno stabile usato per scopi amministrativi. Per costruire il nuovo stabile sono stati demoliti prima la sede amministrativa e la palestra. Una volta costruita la nuova sede, è stato abbattuto anche il vecchio convitto ed è stata liberata la villa. Uno stabile di pregio, proprietà della Fondazione Giuseppe Soldati, a cui verrà data nuova destinazione. La Fondazione è proprietaria di tutto il sedime: prima eravamo in affitto, poi abbiamo concluso un diritto di superficie sulla parte del terreno su cui è stato costruito il nuovo stabile». Che tipo di attività vengono svolte alla Fonte 3? «La sede di Neggio è soprattutto residenziale, ma anche occupazionale (atelier ecc.)». Ci può descrivere presente e futuro delle diverse sedi della Fonte? «Sono otto strutture in tutto: ci sono anche la sede di Agno (attività occupazionali, laboratorio e panetteria), la fattoria protetta di Vaglio, uno snack bar di via Buffi davanti all'Università (con un annesso alla Supsi a Manno) e delle strutture residenziali (appartamenti e una villetta) a Lugano ed Agno». Progetti in vista? «Non abbiamo grandi progetti in termini di aumento di posti, bensì qualitativi, per quanto concerne sia le prestazioni sia le strutture che stiamo modernizzando e raggruppando. Il prossimo progetto in questo campo prevede infatti il raggruppamento di tre strutture in una nuova sede a Pregassona, che sta per essere edificata».