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Bissone, Ballinari non ha diffamato Grosa

La Procura opta per un non luogo a procedere in merito alla denuncia del municipale di Lega-Udc per un volantino girato nel paese durante le elezioni

Si attende ancora la decisione in merito alla registrazione audio
(Ti-Press)
22 ottobre 2024
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Si è conclusa con un non luogo a procedere la denuncia per diffamazione mossa dal municipale di Lega-Udc per una nuova Bissone ed ex sindaco Ludwig Grosa nei confronti del collega e vicesindaco Ugo Ballinari di Bissone Unita. La vicenda, la prima di una serie di diatribe, risale allo scorso aprile, nel bel mezzo delle elezioni comunali. A far partire il polverone della spumeggiante campagna elettorale nel borgo lacustre era stato il volantino intitolato ‘Stop ai personaggi equivoci’ creato da Ballinari, che Grosa aveva ritenuto essere diffamatorio nei suoi confronti. Ma alla sorgente del fiume di malumore politico probabilmente vi è stato l’esito del ballottaggio per il sindacato, che ha visto prevalere Andrea Incerti, rispetto all’ex sindaco.

‘Screzi all’ordine del giorno’

«La procuratrice pubblica Valentina Tuoni – spiega a ‘laRegione’ Grosa – ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per la diffamazione motivando che nell’ambito politico questi screzi sono all’ordine del giorno, soprattutto a Bissone. In politica certe parole e situazioni devono essere smussate perché c’è questo confronto aperto, e quindi come politico – ha motivato – dovresti sapere che puoi essere preso un po’ di mira. In particolare, come successo nel mio caso, dieci giorni prima delle elezioni comunali».

Una bottiglia di vino in segno di pace

La decisione è arrivata al denunciante due settimana fa. «Ho accettato il verdetto – racconta il municipale – e ho spiegato alla pp che avevo denunciato perché l’ho trovato un atteggiamento scorretto, soprattutto a distanza di una settimana dalle elezioni. La mia segnalazione è stata dettata dal rammarico e dal dispiacere nei confronti di alcune comunicazioni destinate alla cittadinanza da parte di Ugo Ballinari. D’altro canto – aggiunge –, come ha motivato la procuratrice pubblica, comprendo che nel contesto politico siano frequenti scontri di questo tipo, ed è comunque normale che tali dinamiche si manifestino, fa parte del gioco». Per appiattire gli animi, a seguito della decisione del Ministero pubblico, in segno di pace Grosa ha regalato a Ballinari una bottiglia di vino «come segno d’apertura per future sfide che, spero, siano sempre a favore del comune di Bissone».

‘Inevase’ le altre denunce e segnalazioni

Restano ancora ‘inevase’ invece la denuncia del sindaco Incerti nei confronti di Grosa e del municipale Vladimiro Bernardi (Lega-Udc per una nuova Bissone) e la segnalazione al Ministero pubblico da parte di Bernardi su una registrazione audio che svelerebbe presunti comportamenti privati del sindaco ritenuti gravi.

La denuncia effettuata dal sindaco e la segnalazione di Bernardi ruotano attorno alla stesso tema ma da due fronti opposti. Per il primo la registrazione è stata ottenuta tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e si tratterebbe quindi di diffamazione, calunnia, ingiuria, coazione, ascolto di conversazioni estranee e registrazione clandestina. Una querela indirizzata non solo ai due esponenti di Lega-Udc per una nuova Bissone, ma anche contro ignoti e per “ogni altro reato ipotizzabile”. Per il secondo tale audio andrebbe invece approfondito dalla Magistratura per le seguenti ipotesi di reato: delitti contro l’onore, vie di fatto, coazione e sfruttamento dello stato di bisogno di persone per ottenimento di favori sessuali. Una volta denunciato da Incerti, lo ricordiamo, Bernardi ha proceduto a sua volta con una controquerela nei suoi confronti.

PoLuMe della discordia

Insomma, il clima resta politicamente teso, ma con qualche spiraglio di miglioramento. Forse anche per merito dell’intervento della Sezione enti locali, costretta a adoperarsi per richiamare l’esecutivo alla responsabilità. E a proposito di responsabilità, ieri sera si è tenuta la seduta di Consiglio comunale. Tra le trattande, un’altra tematica che vede i due partiti divisi: il progetto dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) di potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio. Se Bissone Unita è prevalentemente favorevole, il gruppo Lega-Udc punta a trovare una soluzione alternativa perché lo ritiene ‘l’ennesimo errore sul nostro territorio’. Una proposta era giunta proprio dallo stesso Grosa: creare un tunnel subacqueo nel lago Ceresio che da Bissone andrebbe fino a Melano.

Chiesti 40mila franchi per trovare alternative

A far riemergere l’argomento, una mozione di Lega-Udc che chiede un credito di 40mila franchi per finanziare uno studio di possibili alternative al progetto. L’Ustra, si legge nell’atto parlamentare, “ha recentemente proposto un nuovo progetto a Bissone nell’ambito del PoLuMe che, a nostro giudizio, risulta non solo esteticamente invasivo, ma anche gravemente dannoso per la comunità di Bissone”. Questo piano, scrivono ancora i mozionanti, “della durata di almeno 15 anni, comporterebbe cantieri di grandi dimensioni che sconvolgerebbero la viabilità e la qualità di vita dei residenti; inquinamento acustico e atmosferico di proporzioni insostenibili e potenziali rischi ambientali legati al lago a causa dello scarico di materiale da cantiere derivante dallo scavo della galleria”. In particolare, si vorrebbe che lo studio esaminasse le alternative proposte da Grosa, ossia la creazione di ponti di Archimede subacquei, e dall’ingegner Roger Bacciarini, che prevede invece l’interramento parziale dell’enorme viadotto di collegamento”. La mozione verrà votata in una delle prossime sedute. La speranza per i mozionanti è che non passi troppa acqua sotto i ponti.

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