Svelati nome e logo di una delle principali strutture del Polo sportivo e degli eventi di Lugano. Posata la prima pietra, inaugurazione: novembre 2026
Unione, sinergia, linee di campo, architettura, il movimento e i flussi, l’infinito. E ovviamente gli sport che ospiterà: pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo, judo e altre arti marziali e scherma. Racchiude tutto questo il logo del Palazzetto dello sport, presentato oggi assieme a quello che sarà il nome ufficiale di una delle principali strutture del Polo sportivo e degli eventi (Pse) di Lugano: PalaRaiffeisen. L’occasione per svelare le novità è data dalla posa della prima pietra dell’edificio che dovrebbe venir inaugurato nel novembre del 2026, esattamente un anno dopo partiti i lavori per l’arena sportiva.
«E ventinove anni esatti dopo l’inaugurazione della Resega» ha detto il direttore della Divisione sport della Città Roberto Mazza, configurando il 24 settembre come una sorta di data simbolo ormai per il mondo sportivo luganese. E non solo: un palazzetto come quello in costruzione a Cornaredo non manca solo a Lugano, ma in tutto il cantone, come è stato rimarcato più volte durante la cerimonia. A riprova dell’importanza dell’opera, la presenza anche del direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. «Il nostro è l’unico agglomerato urbano in Svizzera a non avere ancora una struttura moderna per gli sport in sala – ha infatti detto il sindaco Michele Foletti –, è una lacuna che andiamo finalmente a colmare, dando casa a circa 1’000 atleti, in un palazzetto che sarà anche centro di competenze nazionale per alcune discipline». Tra queste, scherma e ginnastica artistica.
Un obiettivo che, se tutto va come deve, dovrebbe venir raggiunto nel giro di circa due anni. «La Città non è mai stata così veloce nel costruire infrastrutture pubbliche, per il Lac ci sono voluti 5-7 anni» ha ricordato da parte sua il capodicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco. Sindaco e vice hanno ricordato entrambi l’iter tortuoso del progetto. «Nello sport, come in politica, le vittorie più belle sono quelle più difficili – per Foletti –. Le grandi opere urbanistiche seguono sempre un iter lungo, anche perché la democrazia si nutre di critiche, e il Pse non fa eccezione. La gestazione è stata complessa ma la Città ci ha sempre creduto e la vittoria al referendum del 2021 (il 56,8% dei votanti ha approvato il maxi progetto, ndr) per noi è stata l’ulteriore conferma della validità di quest’opera». «Questa è una maratona, non siamo ancora arrivati all’obiettivo. Ma esattamente come accaduto con il Lac e con le polemiche che ci sono state, anche il Pse lascerà tutti a bocca aperta il giorno dell’inaugurazione», invece secondo Badaracco.
Il riferimento delle autorità politiche non è solo al referendum comunale e alla travagliata campagna di tre anni fa, ma anche alle recenti polemiche relative alle modifiche rispetto al progetto iniziale proprio del palazzetto, che invece di avere facciate in vetro come previsto le avrà in pannelli metallici, e al superamento del tetto dei costi per 15 milioni di franchi. «È stato un percorso sofferto – l’osservazione del vicesindaco –, ma questa che possiamo tranquillamente definire ‘rivoluzione sportiva’ nasce da una necessità conclamata incredibile. Pensiamo che i Lugano Tigers (la società di pallacanestro, ndr) giocano in una struttura privata (l’Elvetico, ndr), mentre il Lugano Volley addirittura in un altro comune (al Palamondo di Cadempino, ndr). Altre società hanno a disposizione strutture pubbliche sul nostro territorio, ma sono fatiscenti. Questa è un po’ una vergogna per una città delle dimensioni e del prestigio di Lugano». Una volta concluso, il palazzetto potrà dunque ospitare gli atleti che adesso non hanno una palestra pubblica dove allenarsi in città e in totale circa 3’000 spettatori: «Il PalaRaiffeisen diventerà un luogo di aggregazione, non solo sportiva».
Tante le società che a Cornaredo troveranno la propria casa, al punto che – sottolinea Badaracco – «sarà necessario imparare a convivere. Non necessariamente arrivando all’istituzione di una Polisportiva, ma sicuramente collaborando di più». Le due associazioni sportive più grandi sono certamente Tigers e Volley. Ed entrambe vedono nel palazzetto l’opportunità per una crescita, come spiegato da Alessandro Cedraschi (presidente del Basket) e da Gianbattista Toma (direttore sportivo della Pallavolo), che ricordando i rispettivi successi – entrambe ai vertici delle proprie leghe nazionali – hanno illustrato la rosa delle proprie prime squadre. Ma un potenziale di crescita lo intravedono anche gli sport ‘minori’, tutti con dei denominatori comuni: risultati sportivi brillanti ma spazi inadeguati. E così abbiamo chi ha vinto il Campionato e la Coppa svizzeri ma si allena in una palestra vetusta (tennis tavolo), chi non vede l’ora di poter organizzare sia campionati nazionali sia gare internazionali a Lugano (scherma), chi si augura di poter consolidare il proprio già forte ascendente sui bambini (judo e arti marziali), chi nel 2031 porterà in Ticino – e proprio a Lugano – la Festa federale di ginnastica per la prima volta dal 1894 attirando circa 70’000 concorrenti (ginnastica artistica).
Il PalaRaiffeisen, infine, sarà la sede anche dell’Associazione Insuperabili, per atleti paraplegici e tetraplegici. E anche loro, grazie a strutture più moderne e adatte, hanno un obiettivo ambizioso: formare un atleta ticinese che possa partecipare alle Paraolimpiadi. A suggellare la cerimonia ci hanno pensato infine l’interramento di una capsula del tempo riempita di cimeli dei vari sodalizi e l’intervento di Bruno Leonardi. Il presidente della Direzione di Banca Raiffeisen Lugano ha citato i legami col territorio della banca che, come tradisce il nome del palazzetto, ne sarà sponsor. La Federazione Banche Raiffeisen Ticino e Moesano, in nome e per conto di Banca Raiffeisen Lugano e delle Banche Raiffeisen del Distretto, hanno sottoscritto infatti con la Città un accordo per la concessione delle prestazioni derivanti dall’esclusiva per i diritti di denominazione della struttura. Il sostegno finanziario, ha precisato poi il Comune in una nota, derivato dai diritti negoziati nell’accordo sarà infatti destinato interamente a favore delle società sportive. La banca manterrà questi diritti per il periodo di costruzione dell’opera (quindi fino al 2026) e per i primi cinque anni di gestione (fino al 2031). Il partenariato è poi estendibile per un ulteriore lustro. Più a breve termine invece il modellino interattivo in 3D del Pse, che verrà aggiornato man mano che i lavori procederanno e che la Città ha messo a disposizione sul sito www.lugano.ch/pse.