Il sindaco di Bioggio, arrestato lo scorso 9 agosto per presunte malversazioni, tornerà in libertà: non è stata richiesta la proroga della carcerazione
Dopo quasi un mese e mezzo, Eolo Alberti torna in libertà. Il giudice dei provvedimenti coercitivi (gpc) Paolo Bordoli ha infatti disposto la scarcerazione del sindaco di Bioggio, arrestato lo scorso 9 agosto per presunte malversazioni. La decisione è stata presa oggi, quando si è tenuto un ulteriore interrogatorio condotto dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli. Per Alberti, assistito dall’avvocato Pierluigi Pasi, non è stata chiesta l’ulteriore proroga della carcerazione preventiva e pertanto a breve verrà scarcerato.
La vicenda, lo ricordiamo, è emersa pubblicamente in piena estate e riguarda presunti flussi di denaro sospetti dirottati dalla Hospita Suisse Anesthesia Care Sa – società della quale Alberti faceva parte prima della nomina nel Consiglio di amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale – ai fondi necessari per la costruzione di un complesso commerciale in costruzione a Bioggio, nei pressi della Crespera. Oltre al 65enne sindaco, indagato per appropriazione indebita e amministrazione infedele, ci sono altre persone sotto inchiesta. La moglie Dafne Alberti, consigliera comunale a Bioggio per il medesimo partito del marito (Lega-Udc-Libertà e Trasparenza), il 38enne amministratore unico della Hospita e l’azionista di maggioranza della società. Pochi giorni fa le indagini si sono allargate anche al segretario comunale Paolo Pianca – gli accertamenti riguardano una presunta violazione del segreto d’ufficio –, sembrerebbe in seguito a dichiarazioni rilasciate proprio da Alberti durante un interrogatorio.